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Migranti: male la Ue
bene gli europei

Migranti: male la Ue <br> bene gli europei

di Paolo Pagliaro

(12 giugno 2018) Per la gestione delle grandi migrazioni l’Europa si è mossa poco e male, ma gli europei hanno fatto molto e bene.  Ad esempio nel 2015, la Svezia ha investito nell’accoglienza dei migranti l’1,4% del Pil, la Danimarca lo 0,6, la Germania lo 0,5, l’Italia lo 0,4.

Nel 2015, uno degli anni più difficili, l’Italia ha accolto 280 mila immigrati. Ma la Germania ne ha accolti 1 milione e mezzo, il Regno Unito 630 mila, la Francia 360 mila e la Spagna 342 mila. 

In rapporto alla popolazione  lo Stato membro dell’Unione con la quota più elevata di stranieri è il Lussemburgo, con il 47% del totale della sua popolazione. Una quota di stranieri superiora al 10% si registra anche in Germania, a Cipro, in Estonia, Lettonia, Austria, Irlanda e Belgio. In Italia gli stranieri sono l’8,5%. e sfiorano il 10% se prendiamo in considerazione anche chi, nato all’estero, ha acquisito la cittadinanza italiana.

Circa il 18% di chi risiede a Milano è straniero. Ma gli stranieri sono il 30% a Berlino, il 37% a Londra e quasi il 40% a Vienna. Per accogliere rifugiati e richiedenti asilo, una citta come Amburgo ha speso l’anno scorso circa 600 milioni di euro. 

Nel 2017 l’Italia ha accolto 580 richieste d’asilo ogni milione di abitanti mentre la Germania ne ha accolte sette volte di più, 3.900. Sempre in rapporto alla popolazione hanno accolto più richiedenti asilo di noi anche Francia, Lichtenstein, Finlandia, Norvegia, Grecia, Belgio, Cipro, Svizzera, Malta, Lussemburgo, Svezia e Austria.

L’Italia si sente abbandonata a se stessa ma non è certo l’unico paese chiamato a fronteggiare il grande fenomeno delle migrazioni di massa.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)