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direttore Paolo Pagliaro

INCIDENTI SUL LAVORO,
UN BOLLETTINO DI GUERRA

INCIDENTI SUL LAVORO, <br> UN BOLLETTINO DI GUERRA

"I numeri che vengono dall'Inail sono devastanti, assomigliano più a un bollettino di guerra": non usa mezzi termini il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, nell'informativa urgente del governo alla Camera sugli infortuni sul lavoro. "Nei primi quattro mesi del 2018 sono stati 286 i morti sul lavoro, con un incremento del 9,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017; i morti oggi sarebbero oltre 300, una media di due persone ogni giorno e, purtroppo, il dato reale potrebbe essere addirittura più alto, considerando i lavoratori non tutelati dall'Inail e le denunce di infortunio mortale non riconosciute come tali dall'Inail" sono le cifre illustrate da Di Maio all'Assemblea di Montecitorio. "Non è con più leggi e che otterremo il risultato di tutelare i lavoratori" sottolinea il ministro, sostenendo che bisogna andare "nella direzione opposta, cioè dicendo: le norme esistenti le lasciamo, ma adesso forse è il momento di farle rispettare e chi le rispetta deve essere premiato. E dobbiamo forse potenziare di più i controlli e ridurre la burocrazia di chi vuole rispettare le norme contro gli infortuni sul lavoro, ma non può pensare di dover compilare decine e decine di scartoffie per mettersi in regola". Di Maio esprime inoltre la convinzione che "non è alimentando il conflitto tra datore e dipendente che riusciamo a portare avanti il tema dei diritti dei lavoratori e dello sviluppo delle imprese. È il momento di fare squadra" e i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico "dovranno parlarsi sempre di più: lo hanno fatto in passato, continueranno a farlo, in un'ottica di sviluppo, di rilancio, per salvaguardare sì i livelli occupazionali, ma anche per crearne di nuovi".  

"Tutti i lavoratori, come dice l'articolo 38 della Costituzione, a prescindere dalla qualificazione giuridica dei rapporti di lavoro, che siano questi subordinati o meno, devono avere gli stessi livelli di tutela in caso di infortunio e di malattia professionale da parte dell'Inail. Il nostro obiettivo è il miglioramento assoluto delle condizioni di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro" assicura Di Maio, un obiettivo che passa anche attraverso il rafforzamento dei controlli e "per potenziare concretamente l'attività di vigilanza, si dovrebbe prevedere l'assunzione di almeno mille unità, ed è nostro interesse farlo" spiega il ministro del Lavoro. "Resto a disposizione - conclude Di Maio - di tutti coloro, datori e dipendenti, che al ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico vorranno affrontare questo tema e spero di incontrare il prima possibile, nelle prossime settimane, sia le sigle sindacali, sia le sigle di rappresentanza dei datori, per poter lavorare alla cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro che è una cultura che va sviluppata insieme allo Stato, in cui lo Stato deve dare esempio, cominciando dagli edifici pubblici, dai luoghi di lavoro pubblico e dalle nostre partecipate di Stato". (14 giu - Roc)

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