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direttore Paolo Pagliaro

MIGRANTI, DE RITA: NOI
MUCILLAGINE DI INFELICI

“Oggi c’è un’idea di ‘America First’, ‘Prima gli italiani’, potremmo dire anche ‘prima i ciociari’ o ‘prima me stesso’. C’è questo rinferramento in noi stessi che da una parte riduce ogni capacità di protagonismo collettivo, dall’altra permette a una classe dirigente di dire: se non c’è questo protagonismo locale, l’unica cosa che vale è il protagonismo personale. Quindi la riduzione della dimensione locale porta ad una realtà di leadership personale. Il trumpismo nasce proprio da un impoverimento dei processi di partecipazione locale e da una tendenza a vedere il più duro come il protagonista, come il profeta”. Lo afferma Giuseppe De Rita, sociologo, fondatore del Censis, a Radio Cusano Campus. “L’immigrato diventa qualcosa che non mi riguarda – ha aggiunto -. Se il principio è ‘America First’, ‘Prima gli italiani’, gli immigrati mi disturbano, mi danno fastidio. Non è tanto il rancore, che era più una questione tra italiani, l’ascensore sociale creava rancore. Rispetto a questa ondata migratoria invece, oso dire che siamo in una sorta di infelicità vera. La gente dice: ma perché tutto quello che mi circonda mi rende infelice? Il rancore ha avuto un esito politico, l’infelicità non ancora. Vediamo se nei prossimi mesi si passerà da un voto per rancore a un voto per infelicità”. “La mucillagine è l’insieme di elementi vegetali che non si mescolano e quindi sono destinati a non avere forza - ha concluso -. Nella società liquida esistono elementi umani che non hanno capacità di relazione e si confondono, si immiseriscono, diventano mucillagine”. (red - 21 giu)

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