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direttore Paolo Pagliaro

SALVINI: NAVE LIFELINE
SBARCHI IN OLANDA

SALVINI: NAVE LIFELINE <BR> SBARCHI IN OLANDA

"Sono arrabbiato, di essere preso in giro non come ministro ma come italiano sono stufo": dal suo ufficio al Viminale, il ministro del ministro dell'Interno Matteo Salvini interviene sulla vicenda della nave della ong Lifeline, intervenuta in soccorso di oltre 200 migranti a largo delle coste libiche. "Avete fatto un atto di forza non ascoltando le autorità italiane e le autorità libiche? Bene, questo carico di esseri umani che non so quale guadagno comporti per voi ve lo portate in Olanda. La nave batte bandiera olandese? Penso che lì siano disposti ad  ascoltare la vostra generosità e la vostra bontà. Fate il giro un po' largo, porti italiani nisba". "C'è una ong, Lifeline, battente bandiera olandese - spiega il responsabile del Viminale - che contravvenendo a tutte le regole e a tutte le leggi - essendo nave fantasma, avendo spento da giorni le strumentazioni -   di forza ha caricato a bordo 224 clandestini che erano su dei gommoni partiti dalla Libia, in acque di competenza libica. La Guardia costiera italiana ha scritto a questa ong: 'Non muovetevi, ci pensano le autorità libiche'. La Guardia costiera libica ha scritto a questa ong dicendo 'Non muovetevi, ci pensiamo noi'". Cosa hanno fatto questi disgraziati? Anche mettendo a rischio la vita dei migranti non hanno ascoltato né le autorità italiane né le autorità libiche e sono forzosamente intervenuti per caricare il prezioso quantitativo di esseri umani. Mi lasciate il dubbio che non lo fanno perché sono buoni ma lo fanno per interesse?". "Questa nave di pseudovolontari batte bandiera olandese - aggiunge il ministro dell'Interno - Abbiamo scritto nei giorni scorsi al governo olandese: la nave è olandese o è una nave fantasma? In ogni caso questa nave l'Italia la vede solo in cartolina" perché " le regole se ci sono vanno rispettate e non si gioca con le vite umane". "Nel frattempo - continua Salvini - visto che le motovedette libiche erano impegnate in questo intervento che è stato reso impossibile dall'arroganza e dall'imprudenza di questi pseudovolontari, a ovest della Libia sono stati segnalati altri due gommoni con altri disperati a bordo che hanno chiamato la Guardia costiera italiana. Sono a 18 miglia dalla Libia e al confine con la Tunisia, non si capisce perché debba intervenire la nostra Guardia costiera, quindi abbiamo scritto chiedendo l'intervento delle autorità tunisine. Intervengano i tunisini o i maltesi che sono più vicini alle coste libiche rispetto agli italiani". Il ministro dell'Interno sottolinea inoltre che "La generosità a parole e chiacchiere non ci serve. Il premier Conte ha il mandato mio ad andare in Europa a ricontrattare le regole che ci stanno danneggiando ma  per fessi non ci passiamo più".

TONINELLI. Sulla vicenda Lifeline interviene anche il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, sottolineando come la nave abbia agito  "fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale", non abbiamo nulla contro le ONG ma siamo e continuiamo ad essere per il rispetto della legalità. Soprattutto quando si parla di vite umane". Il ministro rivela di aver chiesto alla Guardia Costiera italiana di "avviare un'indagine di bandiera per verificare l'effettiva corrispondenza tra il vessillo battuto dalla nave e l'appartenenza a quella stessa nazionalità". (Roc - 21 giu)               

 

 

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