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DI MAIO: COLPIREMO SOLO
I “PRENDITORI”

DI MAIO: COLPIREMO SOLO <BR> I “PRENDITORI”

“C’è una forte dialettica tra di noi, ma va bene, significa che non ci siamo incartapecoriti. E poi essendoci queste opposizioni...”. Lo afferma il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, in una intervista a Il Fatto. E sui sondaggi che danno M5S in calo e la Lega in crescita commenta: “Meglio così, i sondaggi ci spingono a fare meglio. E comunque poi alle elezioni il Movimento prende sempre quattro o cinque punti in più di quanto stimato da loro". Sui migranti, aggiunge, che “va stabilita una graduatoria operativa per i salvataggi in acque internazionali. Ovvero, se la Guardia costiera libica vuole intervenire nelle acque della sua Sar, bisogna lasciarla fare. Se invece ci chiede una mano, la aiutiamo con le nostro motovedette, ma favorendo comunque l'imbarco sulle navi libiche. Ma se proprio dobbiamo, allora interverrà la nostra Guardia costiera. Però deve diventare un fatto straordinario”. Poi, dopo le parole di Trenta sulle Ong (“non vanno demonizzate”), commenta: “Noi ce l'abbiamo solo con alcune nate in modo improvvisato, che operano nel Mediterraneo senza coordinarsi con la Guardia costiera e che hanno contatti con gli scafisti”. Poi parla di questione di “ore” per la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del decreto dignità. E annuncia che “nel decreto in Parlamento verranno inseriti incentivi per i contratti a tempo indeterminato. Sarà un'aggiunta, non una modifica”. Il tema voucher: “Vanno ripristinati per specifiche mansioni e tempistiche. Quindi per i lavori domestici e per il settore agricolo. Per il turismo si vedrà”.  In una intervista a Famiglia Cristiana inoltre spiega: “Mettere un freno ai contratti a termine serve a rendere più stabile il lavoro, vuole ridare fiducia a una generazione che è stata abbandonata. Dare la possibilità alle giovani coppie di poter immaginare un futuro e poter mettere su famiglia. Le imprese che stanno sul mercato, quelle fatte da imprenditori che conoscono l'importanza del lavoro e premiano i dipendenti per le loro qualità, non hanno nulla da temere, questa è una legge che aiuta le imprese, con più stabilità del lavoro aumenterà la propensione alla spesa e le imprese sane e vere usufruiranno dei benefici del mercato. Gli imprenditori non hanno nulla di cui preoccuparsi. Gli unici che saranno colpiti sono quelli che chiamo ‘prenditori’; quel management che vuole solo sfruttare lo Stato e i lavoratori per aumentare i propri profitti”. (12 lug - red)

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