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SENZA CRESCITA DIFFICILE REDISTRIBUIRE

SENZA CRESCITA DIFFICILE REDISTRIBUIRE

Il monito arriva direttamente dall'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella: sarà impossibile pensare a una redistribuzione delle ricchezze, come quella che sarebbe rappresentata dal  reddito di cittadinanza o dalla flat tax, senza crescita economica. "Se non si continua lungo la strada della crescita economica, incrementandola, sarà difficile ridurre il rapporto debito/Pil e sarà ancora più difficile trovare le risorse necessarie per far fronte a quelle politiche di redistribuzione che vengono giustamente invocate per rispondere al bisogno di sicurezza che proviene da chi ha subito le conseguenze della crisi economico-finanziaria e l'aggravarsi delle diseguaglianze" dice Pitruzzella, presentando il suo rapporto annuale al Parlamento. Per la precisione il suo settimo anno, una gestione molto lunga che si è caratterizzata "per un incremento anno dopo anno dell'importo delle sanzioni irrogate rispetto all'anno precedente. Nel periodo considerato abbiamo comminato sanzioni per poco meno di un miliardo e mezzo di euro e aperto più di 130 casi". Pitruzzella si è soffermato in particolare su due aspetti, quello della banda larga e quello della sharing economy: "La realizzazione della banda larga e ultralarga in Italia è stata rallentata dall'assenza della televisione via cavo, ma anche dai comportamenti di Telecom Italia, che ha il monopolio della rete in rame. Telecom aveva l'incentivo a sfruttare la rendita di posizione derivante dalla proprietà dell'infrastruttura di rete piuttosto che a investire nella rete in fibra ottica. I concorrenti venivano sistematicamente ostacolati nell'accesso all'essential facility rappreserntata dalla rete e quindi nell'offerta di servizi di connessione a Internet a banda larga. Per questi motivi Telecom è stata sanzionata con un'ammenda di 104 milioni di euro. Quando si è posto fine alla possibilità di ottenere una rendita di posizione, la concorrenza si è spostata sul piano dell'innovazione e Telecom ha avviato un piano importante per la realizzazione di una rete in fibra ottica". Poi c'è il caso Uber, ben esemplificativo delle resistenze incontrate dalla sharing economy: "In molti Paesi europei, e certamente in Italia, una grande resistenza è frapposta alle piattaforme di sharing economy. Certamente non dobbiamo sottovalutare il loro impatto disruptive sui servizi tradizionali e su tutti coloro che si guadagnano da vivere. Parimenti però non possiamo ignorare i vantaggi offerti da tali piattaforme: allargano la possibilità di scelta del consumatore, offrono servizi innovativi, permettono l'impiego di risorse che altrimenti sarebbero sottoutilizzate, abbattono i prezzi. L'Antitrust è intervenuta per promuovere una regolamentazione che non blocchi lo sviluppo di piattoforme come Uber, sia per ottenere la rimozione di regolazioni anticoncorrenziali".

(© 9Colonne - citare la fonte)