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direttore Paolo Pagliaro

MANOVRA: GIALLO 80 EURO
IL GOVERNO LI CONFERMA

- Gli 80 euro di Renzi restano oppure no? Appena ieri il presidente del Consiglio ha iniziato ad accennare alla manovra che aspetta il governo per dopo l’estate, e il primo caso è già scattato. E riguarda quella che l’opposizione di allora aveva bollato come “mancia elettorale”: il bonus di 80 euro sugli stipendi più bassi. Indiscrezioni davano ieri al vaglio del governo il taglio della misura, i cui proventi sarebbero eventualmente dirottati sugli sgravi fiscali, in particolare sul passaggio alla flat tax. Una mossa che ovviamente ha messo in fibrillazione il Partito democratico, ma che tanto Matteo Salvini quanto Luigi Di Maio si sono affrettati a smentire: "Il governo non pensa di togliere gli 80 euro e non vuole aumentare l'Iva – dice il vicepremer leghista – si tratta di indiscrezioni dei giornali, palesemente false e che servono solo per riempire le pagine dei quotidiani in agosto". E il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio conferma: "Non so chi si sia inventato questa cosa, insieme all'aumento dell'Iva, ma il governo è compatto nella volontà di non aumentare l'Iva e di non toccare o mettere le mani in tasca ai cittadini anche per quanto riguarda quella misura. Non tireremo la coperta da una parte per scoprirla dall'altra, non vogliamo andare a mettere le mani  nelle tasche dei cittadini come si è fatto in passato quando  aumentavano delle tasse da una parte per finanziare uno sconto o  un bonus dall'altra” . La strenua difesa degli 80 euro da parte del governo dà però un assist a Matteo Renzi, che twitta: "Oggi Salvini difende gli 80 euro. Ieri il Governo ha detto che apprezza il mio piano periferie. Prima hanno cambiato idea su caporalato e su articolo 18. Dicono: "Renzi ha un cattivo carattere". Meglio restare antipatici e fare cose  utili che raccontare barzellette: il tempo è galantuomo".

(Sis)

 

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