Oltre 3mila partecipanti nelle prime cinque edizioni, costante crescita di iscritti, qualità e varietà delle opere. Parte con i migliori presupposti la edizione 2018 del premio letterario nazionale "Salva la tua lingua locale", istituito dall'Unione Nazionale delle Pro Loco e Legautonomie Lazio ed organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale e l'ong "Eip-Scuola Strumento di Pace". Confermate le cinque categorie di opere (poesia e prosa, edita ed inedita, e musica) e la data della premiazione (14 dicembre a Roma); il termine per l'invio degli elaborati è il 7 settembre. Anche nell'edizione 2018, la sezione "Scuola" seguirà un percorso a parte voluto per valorizzare la crescente partecipazione: le opere potranno essere inviate entro il 30 novembre mentre la premiazione si terrà il 21 febbraio 2019, in occasione della "Giornata internazionale della lingua madre" istituita dall'Unesco. Nelle prime cinque edizioni del premio sono oltre 500 gli istituti ad avervi preso parte.
LO SCOPO. "Il Premio "Salva la tua lingua locale" torna anche quest'anno, allo scopo di valorizzare le composizioni letterarie in dialetto e di stimolare autori, scolaresche, associazioni e quanti lavorano per mantenere vive le tradizioni linguistiche" ha affermato Giovanni Solimine, presidente onorario del Premio e presidente della fondazione Bellonci, aprendo la presentazione del bando 2018. "I promotori del Premio, l'Unione delle Pro Loco e Lega delle Autonomie, stanno lavorando per arricchire questa e le prossime edizioni con collaborazioni prestigiose e - ha continuato Solimine - per diventare sempre più un forte punto di riferimento per tutte le forme di espressione artistica che utilizzano i dialetti e le lingue locali". Nel corso del suo intervento, il presidente dell'Unione Nazionale Pro Loco d'Italia, Antonino La Spina, ha sottolineato che: "Il dialetto e le lingue locali sono portatori della storia dei territori, ne rappresentano la memoria. Il premio - ha proseguito - punta l'attenzione su un patrimonio culturale inestimabile da custodire, tramandare e divulgare, un'opera nella quale le Pro Loco profondono il massimo impegno; un'azione di tutela che, nel suo complesso, è stata riconosciuta anche dal protocollo siglato fra Unpli e Mibact alcuni mesi addietro". (Red – 20 ago)
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