Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

NUMERO INFERMIERI
TRA PIU’ BASSI IN EUROPA

Gli infermieri impiegati nel Ssn sono carenti in tutta Italia, dove il rapporto con i medici invece di essere di uno a tre come indicato a livello internazionale, crolla a volte fino a sfiorare la parità (1:1), non garantendo un adeguato impegno assistenziale: in questo senso ne mancano oltre 53mila. Anche l’Oms nel documento sull’Italia predisposto per la sua 68ma Assemblea generale in svolgimento in questi giorni a Roma sottolinea che percentualmente ci sono molti medici (rispetto al numero di abitanti), ma pochi infermieri (rispetto al numero di medici). E’ quanto emerge da una analisi della FNOPI, Federazione nazionale Ordini Professioni Infermieristiche. Il numero degli operatori del sistema sanitario è cresciuto negli ultimi dieci anni. La percentuale di medici è di 3.8 ogni 1000 abitanti, un valore più elevato rispetto alla media Ue (3.6). Invece il numero di infermieri rimane basso: 6.1 ogni 1000 abitanti, mentre la media Ue è di 8.4. Di conseguenza, il tasso di infermieri per medici, considerando tutti gli infermieri attivi, non solo dipendenti dal Ssn, (in questo modo il rapporto medio con i medici scende a 1:5) è tra i più bassi in Europa (dove la media è 2:3) e tra i paesi Ocse (con una media di 2:8). Dal punto di vista italiano il rapporto medici infermieri è costante nel tempo, ma perché segue le carenze progressive delle due professioni. Il rapporto infermieri medici in ospedale è passato ad esempio da 2,48 del 2010 a 2,52 del 2016. E a dimostrarlo non è solo il rapporto infermieri-medici, ma anche l’analisi sui dati della Rilevazione forza lavoro dell’Istat. (red – 17 set)

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