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FS, VERSO IL FUTURO
DEI TRENI DA 1.000 KM/H

FS, VERSO IL FUTURO <BR> DEI TRENI DA 1.000 KM/H

Il treno del futuro a L000 chilometri l'ora “è sicuramente una nuova frontiera, anche come UIC lo stiamo studiando ma dobbiamo porci anche altre domande: quale potrà essere lo sviluppo di nuovi treni sulle reti esistenti? E come sarà possibile garantire la stessa sicurezza al crescere della velocità? Come potremo sfruttare al meglio le strutture esistenti? Dobbiamo riuscire a "impacchettare" il maggior numero di treni, cioè farne viaggiare di più a velocità maggiore, sfruttando la capacità delle reti esistenti e mantenendo un altissimo livello di sicurezza, che resta la prima priorità”. Così al Sole 24 Ore Gianluigi Castelli, presidente da luglio del Gruppo FS Italiane e dai primi di settembre presidente dell'associazione mondiale delle ferrovie UIC (Union Internationale des Chemins de Fer che rappresenta 200 imprese in 100 Paesi con 7 milioni di dipendenti). Velocità e sicurezza marciano dunque in parallelo come le rotaie: “un treno che viaggia a 300 chilometri all'ora ha bisogno di 5 chilometri per fermarsi”, puntualizza Castelli. “Se un treno si arresta all'improvviso per un problema, la tecnologia oggi ci permette di regolare in maniera automatica la velocità dei convogli che sono sulla stessa rotaia, ma dietro”. L'avanzamento tecnologico e informatico della digitalizzazione delle reti ferroviarie sarà il tema portante che orienterà la presidenza UIC di Castelli, secondo il quale l'infrastruttura digitale assicurerà “una comunicazione continua tra i treni”. (21 SET / red)

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