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direttore Paolo Pagliaro

Genova, il problema
non è il decreto

Genova, il problema <br> non è il decreto

di Paolo Pagliaro

(27 settembre 2018) A un mese e mezza dal crollo del Ponte Morandi,  ora che c’è il decreto per costruirne uno nuovo,  il più per Genova resta da fare.  
Si tratterà in primo luogo di smentire la pessima fama che lo Stato si è guadagnato in materia di opere pubbliche.  Come è noto, costi e tempi per la loro realizzazione in Italia sono molto più elevati che altrove. In Europa, ad esempio, siamo il Paese con il più alto costo di costruzione per le linee ferroviarie ad alta velocità: 28 milioni di euro a chilometro, contro i 12 della Spagna, i 13 della Germania e i 15 della Francia.
Questi dati sono stati citati recentemente dal governatore Ignazio Visco che ha ricordato anche come in Italia  si registrino  i ritardi più consistenti nei tempi di realizzazione, ritardi pari a più del triplo della media europea. Vantiamo dei veri e propri record per quanto riguarda i cosiddetti tempi di “attraversamento”, vale a dire il tempo che passa tra la fine di una fase e l’inizio di quella successiva;  ad esempio, tra la progettazione e l’affidamento dei lavori. o tra progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva. Questi intervalli, frutto di burocrazia e  inefficienze, rappresentano in media circa il 54 per cento del tempo complessivo che ci vuole per costruire un’opera pubblica.
Negli ultimi anni i tempi medi di realizzazione sono cresciuti ed è aumentato anche il divario tra le varie regioni: per costruire la stessa opera i tempi necessari in Sicilia, Molise e Basilicata sono superiori di oltre il 30 per cento a quelli impiegati in Lombardia e in Emilia Romagna. 
Visco ha avanzato diverse proposte per ottimizzare i costi e velocizzare i tempi. E’ un buon tema per un governo del cambiamento.

(© 9Colonne - citare la fonte)