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direttore Paolo Pagliaro

L’Italia che non cresce
(o che cresce male)

L’Italia che non cresce <br> (o che cresce male)

di Paolo Pagliaro

(4 ottobre 2018) Il Rapporto dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile – presentato oggi da Pierluigi Stefanini ed Enrico Giovannini - misura lo stato di avanzamento delle politiche per rendere l’Italia un paese più vivibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Il Rapporto è anche una bussola per politici e legislatori. Stamane ci è stato detto che il nostro paese rischia di perderla, questa sfida dello sviluppo sostenibile.

In particolare l’Italia è peggiorata in cinque aree: povertà, con 1 milione e 778 famiglie in condizioni di povertà assoluta, il livello più alto dal 2005. Lavoro, con un tasso di disoccupazione quasi doppio rispetto ai livelli pre-crisi. Disuguaglianze, con le 5 mila persone più ricche che controllano il 10% della ricchezza complessiva del Paese. Condizioni delle città, con la crescita dell’abusivismo edilizio e dell’insoddisfazione per i trasporti, Ecosistema, con uno sfrenato consumo di suolo, che si misura in decine di chilometri quadrati di terreno asfaltati o cementificati ogni anno.
Il Rapporto segnala per fortuna anche qualche progresso.

Cresce la presenza delle donne nelle istituzioni e ai vertici delle aziende, migliorano produttività e redditività delle piccole aziende agricole, si diffondo le coltivazioni biologiche, cresce la raccolta differenziata, diminuisce il tasso di mortalità infantile, sono in calo i fumatori e i suicidi, diminuiscono gli abbandoni scolastici mentre le competenze di lettura dei bambini di 9-10 anni sono tra le più brillanti d’Europa, decisamente superiori a quelle dei coetanei tedeschi, francesi e spagnoli. E questa è probabilmente la notizia più incoraggiante del Rapporto.

(© 9Colonne - citare la fonte)