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direttore Paolo Pagliaro

L’Europa che piace
anche a Toninelli

di Paolo Pagliaro

(8 ottobre 2018) La bulgara Violeta Bulc, responsabile per i Trasporti nella commissione Juncker, è giunta questa mattina a Genova dove ha offerto l’aiuto dell’Unione europea per la ricostruzione del ponte Morandi, proponendo finanziamenti, agevolazioni e flessibilità nelle procedure. Il sindaco di Genova Bucci ha detto di essere rimasto molto colpito dall’efficienza della commissaria e il ministro Toninelli ha dichiarato che “questa è l’Europa che ci piace”.
A quattro mesi dall’insediamento del nuovo governo, è la prima volta che da lì si sente arrivare una parola che non sia di disprezzo o di irrisione nei confronti di Bruxelles, e il fatto va dunque segnalato come una positiva novità.
Non sono invece una novità le risorse aggiuntive che l’Unione Europea mette a disposizione in occasione dei disastri che colpiscono i paesi dell’Unione. Lo strumento principale, ma non l’unico, è il Fondo di solidarietà che fino a oggi ha distribuito 5 miliardi e 222 milioni di euro. Quasi la metà di questa somma, 2 miliardi e mezzo, è andata all’Italia, il paese che più ha sofferto a causa dei frequenti terremoti. Un miliardo è andato alla Germania per le inondazioni che l’hanno colpita nel 2013 e nel 2016. Un altro miliardo e mezzo è arrivato all’Italia sotto forma di fondi extra della politica di coesione.
Il finanziamento più significativo è costituito, come sappiamo, dai fondi strutturali. Anche in questo caso l’Italia è in cima alle classifiche, con 42 miliardi provenienti dall’Europa per il settennato 2014-.2020. Solo la Polonia incassa di più. Il problema è che l’Italia, per le sue inefficienze, è riuscita a impegnare solo il 37% dei fondi assegnati e a spenderne solo il 3%.

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