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Sangregorio (Usei): Italia riparta
dalle infrastrutture

Sangregorio (Usei): Italia riparta <br> dalle infrastrutture

“Questa manovra è necessaria. L'Italia deve ripartire economicamente, ha bisogno di nuovi investimenti”. Così in un’intervista a 9colonne il deputato eletto all’estero Eugenio Sangregorio, dell’Usei (Unione Sudamericana Emigrati italiani). “Ovvio, dobbiamo capire ancora dove il Governo vuole investire. Personalmente vedrei come priorità le infrastrutture. L'Italia dal quel punto di vista ha grandissime pecche. Guardiamo ad esempio la Calabria, il Paese dove sono nato – aggiunge il deputato - : è una zona meravigliosa, una importante meta turistica, ma raggiungerla è un calvario, come per la maggior parte del sud che non ha infrastrutture adeguate. Le autostrade sono inesistenti. Ma parliamo della linea ferroviaria, di treni ad alta velocità da Roma per Firenze, Bologna e Milano ad esempio ne troviamo uno ogni 15-30 minuti, per il sud forse uno al giorno. Questa discrepanza non aiuta la crescita dell'Italia anzi, affossa le velleità italiane. Non solo: prima o poi dovremo sanare anche il gap di innovazione che ci vede arretrati anche rispetto ad alcuni Paesi dell'Unione Europea”. Classe 1939, Sangregorio è originario della provincia di Cosenza: lascia la Calabria nel 1957 per emigrare in Argentina e nel 2006 fonda l’Usei, di cui è il presidente. Con il deputato abbiamo parlato non solo di manovra ma di italiani nel mondo, nuova emigrazione, di come l’Italia oggi è vista dall’estero e di cosa sta accadendo in Venezuela.

Lei è un eletto all’estero. Come è vista oggi l’Italia nel mondo?

"Pensando al Paese dove sono stato eletto, il Sud America, l’Italia è sempre vista con grande rispetto e amore. Anzi, da italiano all'estero posso confermare che i nostri connazionali immigrati hanno un amore tanto forte verso il proprio Paese natale. Addirittura sono convinto che amino l'Italia di più di quanto fanno certi italiani residenti in Patria. Come dico sempre l'Italia è mia madre mi ha dato la vita, l'Argentina è mia moglie, mi ha dato l'opportunità nella vita di crearmi un futuro per me e per i miei figli. Ma la mamma è sempre la mamma, che ti scalda il cuore ogni volta che ci pensi, che ami e che ti amerà per tutta la vita. Il Made in Italy è apprezzato e ricercato da tutti. I nostri ‘cervelli’ sono espatriati in altri Paesi per avere sbocchi e opportunità nuove. Tanti italiani all'estero hanno trovato la fortuna della vita proprio perché noi abbiamo una marcia in più, siamo grandi lavoratori e grandi creativi".

E’ stato eletto in Sud America. Quali difficoltà vivono oggi gli italiani in Venezuela e come il Governo italiano sta aiutando i nostri connazionali?

"Purtroppo il Venezuela da tre anni a questa parte sta attraversando una grave crisi economica, finanziaria e umanitaria. Molti venezuelani si stanno trasferendo nei Paesi limitrofi come la Colombia e il Brasile. Creando ancora più difficoltà. I ragazzi non vanno più a scuola, gli insegnanti sono quasi tutti immigrati come i medici, gli ingegneri, i lavoratori del settore petrolifero. Parlando dei nostri connazionali, anche loro si aspettano che la manovra economica che dovrà essere approvata li possa aiutare in qualche modo. La crisi in atto è molto profonda. Sarà compito del nostro Governo attuare misure idonee per aiutare gli italiani in Venezuela che si trovano in serie difficoltà.Per questo motivo farò appello ai rappresentanti del Governo di venire in Venezuela, per capire veramente cosa sta accadendo. E' giusto tutelare tutti gli italiani sia quelli residenti qui che quelli che per vari motivi hanno dovuto fare scelte coraggiose come quelle di partire per Paesi lontani". (Gil – 18 ott)

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