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direttore Paolo Pagliaro

GIORNATA DELLO STRESS
NE SOFFRE L'85% ITALIANI

GIORNATA DELLO STRESS <br> NE SOFFRE L'85% ITALIANI

Spossatezza, depressione, mal di testa, attacchi di panico, ansia, insonnia, variazioni di peso, caduta dei capelli, tic. Lo stress può manifestarsi sotto molteplici forme, evidenti o subdole, in ogni momento e ovunque, sia sul lavoro sia nella vita di tutti i giorni. Quello che è stato definito il “Male del XXI secolo” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, sta prendendo la forma di una vera e propria epidemia: se un recente studio di Assosalute ha rivelato che quasi 9 italiani su 10 (85%) hanno sofferto di disturbi legati allo stress nell’ultimo semestre, il Time ha riportato un’indagine dell'American Psychiatric Association che ha certificato un aumento del 40% dei livelli di stress nella popolazione in un anno e il dato dell’Anxiety and Depression Association of America, secondo cui circa 40 milioni di americani, il 18% della popolazione, hanno un disturbo d'ansia. Un problema che colpisce anche l’economia: secondo l’OMS infatti lo stress sul lavoro costa alle imprese americane fino a 300 miliardi di dollari all'anno. Per mettere tutti al corrente dei rischi causati dall’eccesso di stress, l'International Stress Management Association con sede a Londra ha istituito lo “Stress Awareness Day”, la Giornata per la consapevolezza dello Stress, che quest’anno ricorrere oggi. Ma da dove scaturisce lo stress? Dal lavoro sì, ma anche dagli errori: “Sono le condizioni di lavoro in cui viviamo che favoriscono conflittualità e ansia, sintomi che si manifestano attraverso disturbi come la mancanza di respiro, irritabilità che si dimostra in scoppi momentanei di rabbia seguita spesso da sensi di colpa rispetto ai propri comportamenti e fissità di pensiero rispetto a situazioni e persone – spiega il coach Marina Osnaghi -. Ma le radici dello stress non risiedono solo nella frenesia della routine, ma anche nelle prospettive da cui si guarda la vita stessa. Una delle ragioni più grandi di stress e conflitto è l’errore: vero o presunto, i comportamenti sbagliati, personali o di un altro, sono alla radice di moltissimi stress interni alla persona, che esplodono poi nella relazione”.

Letteralmente in inglese il termine “stress” indica la massima torsione raggiunta da un cavo prima di spezzarsi, un’immagine che rende l’idea di quanto lo stress possa far male, ma anche di quanto possa aiutare a resistere alle situazioni più impegnative e difficili come resiliente alleato: se non esistesse infatti le persone non sarebbero stimolate alla reazione e vivrebbero in uno stato di perenne apatia. A individuarlo per primo fu Hans Seyle, endocrinologo canadese che negli anni Trenta lo definì “come una risposta non specifica dell’organismo a tutte le domande che gli vengono poste oppure una risposta di adattamento a stimoli molto diversi tra loro, chiamati stressogeni o fattori di stress”. Nel 1962 invece lo scienziato Ferruccio Ritossa scoprì che una cellula sottoposta a stress produceva delle proteine specifiche, le HSP o Heat Shock Proteins, in grado di proteggerla dallo stimolo nocivo. MCome riportato recentemente dal The Sun, Adam Moeser, professore associato specializzato in malattie da stress presso l’Università del Michigan, ha scoperto che alcuni tipi di globuli bianchi proteggono il corpo dalle malattie, ma quando questo viene stressato, si attivano potenti reazioni infiammatorie: “Le cellule sotto stress rilasciano sostanze chimiche che possono portare a malattie infiammatorie e allergiche come la sindrome dell'intestino irritabile, l'asma, le allergie alimentari pericolose per la vita e le malattie autoimmuni come il lupus". La situazione oggi però è sempre più preoccupante, e numerosi altri studiosi sono intervenuti sul tema rivelando delle statistiche davvero scoraggianti: uno studio congiunto del Center for Emotional Intelligence e del Child Study Center dell’Università di Yale e dell’Università di Lipsia riportato dal The New York Times ha sottolineato come un lavoratore su 5, il 20% circa del totale, sia a serio rischio burnout, una sindrome definita anche “dell’esaurimento da lavoro” che rappresenta la risposta violenta ad uno stress psico-fisico cronico e persistente. Ma non è tutto: per la CBS addirittura il 3-4% dell’intera popolazione soffre seriamente di disturbi psichici legati allo stress. (red – 7 nov)

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