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PRESCRIZIONE, 'ACCORDO
O SALTA IL CONTRATTO'

PRESCRIZIONE, 'ACCORDO <BR> O SALTA IL CONTRATTO'

"Sono tornato dalla Cina e ho trovato il macello, c'è stata tensione. Però nelle ultime ore sulla prescrizione mi sono arrivati solo segnali positivi. Bisogna trovare la quadra". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio in una intervista a Il Fatto. E, dopo l’ok sul decreto Sicurezza al Senato, ribadisce: “La prescrizione è nel contratto e va fatta. Il tema è che quando non ci confrontiamo io e Salvini direttamente aumenta la tensione”, “i parlamentari vanno avanti, e retroscena e indiscrezioni si inseguono. Ma la situazione si è sgonfiata”, “noi abbiamo garantito la massima lealtà sul dl Sicurezza, perché non facciamo scherzi. Però certo, venerdì sono uscite le anticipazioni sugli attacchi di Giancarlo Giorgetti (sottosegretario a Palazzo Chigi, leghista, ndr) al reddito di cittadinanza nel libro di Vespa. Poi sono emersi i problemi sulla prescrizione, anche se è nel contratto di governo. Infine non si sbloccava il calendario dei lavori in commissione. E allora è legittimo che la prima forza politica che ha i due terzi dei parlamentari possa essersi arrabbiata”, tuttavia “l'allarme è rientrato. Ma ora dobbiamo chiudere sulla prescrizione, votandola dentro il ddl Anticorruzione. Non possiamo dire alle famiglie delle vittime delle stragi che slitterà tutto all'anno prossimo”. Interrogato su quanto possa essere concesso alla Lega quindi precisa: “Il diavolo si annida nei dettagli. È inutile pensare di favorire la prescrizione con degli escamotage. Non dico che lo voglia fare la Lega, ma noi dobbiamo fare sì che la riforma di questo istituto sia efficace”.  E afferma quindi che nel vertice di oggi con Conte, Salvini e Bonafede l’accordo “si deve trovare, perché il ddl con la prescrizione va votato in aula alla Camera il prima possibile”, “altrimenti salta il contratto di governo”. (red – 8 nov)

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