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DISSIDENTI M5S: FEDELI,
NON TEMIAMO ESPULSIONE

DISSIDENTI M5S: FEDELI, <br> NON TEMIAMO ESPULSIONE

Gregorio De Falco, ufficiale della Marina militare e senatore M5S, commenta in una intervista a Repubblica, il suo deferimento ai probiviri del movimento pentastellato per una sua possibile espulsione dopo la sua decisione di non votare la fiducia al dl Sicurezza: “Rifarei tutto in modo identico. Ho agito non solo nel rispetto della Costituzione, ma degli stessi valori del Movimento”. E spiega che nel regolamento da lui firmato “si parlava di un governo 5 stelle, era prima che ci fosse un accordo con la Lega”. Quindi spiega: “Sono uscito dall'aula per abbassare il quorum proprio per non creare difficoltà al governo”. Teme di essere espulso? “Non avendo fatto nulla, non devo temere nulla”. La accusano di volersi far cacciare. Di voler tenere per sé l'intero stipendio. È così? “Sarebbe un ragionamento ben strano, mi starebbero facendo un favore. Vorrei capire chi mette in giro queste voci”. Sul sito "Silenzi e falsità" di Marcello Dettori, fratello di Pietro Dettori socio di Davide Casaleggio in Rousseau, circola la storia secondo cui lui, con Schettino, avrebbe recitato: “Per quella bufala una persona è già stata condannata a Santa Maria Capua Vetere. Sono delitti, reati, si chiama diffamazione”. Denuncerà? “Ci sto pensando, a meno che non arrivino scuse e spiegazioni. Una tale superficialità deriva dall'ignoranza”. E conclude: “Mi aspetto che il Movimento mi difenda da tali falsità” e se non lo farà “vorrebbe dire che c'è qualcosa che non funziona in coloro che lo dirigono”. Infine un messaggio a Di Maio: “E’ un capo, sta affrontando battaglie serie, ma avrebbe potuto tenere in maggiore considerazione le nostre istanze”. Preoccupata dell'istruttoria dei probiviri nei suoi confronti? “Non sono preoccupata di niente” afferma in una intervista al Corriere della Sera la senatrice M5s Paola Nugnes, tra i 5 che non hanno votato la fiducia sul decreto sicurezza. E sottolinea: “Tutto cambia nel tempo, anche il Movimento. Mi auguro però che si possano ancora trovare molti punti di convergenza tra i movimentisti e il M5S”, “sono tranquilla, ho solo fatto il mio lavoro, con senso di responsabilità, attenzione e rigore”, “non temo niente. Se poi dovessero esserci conseguenze a questa azione valuteremo”. E sostiene anche di non avere ricevuto comunicazione di un avvio di un'istruttoria da parte dei probiviri. Quindi conclude: “È un fatto così personale e limitato alla mia persona che considero di irrilevanza assoluta. Pure se venissi espulsa il risultato non cambierebbe. Se fosse così se ne parlerebbe per due giorni. Però poi tutto finisce e sa cosa resta? Solo il decreto” e “tempo fa Di Maio ci disse che avrebbe provato a far passare qualche emendamento per migliorare la tenuta complessiva del provvedimento”. (red – 8 nov)

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