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direttore Paolo Pagliaro

PRESCRIZIONE, ACCORDO
PENALISTI IN SCIOPERO

PRESCRIZIONE, ACCORDO <br> PENALISTI IN SCIOPERO

Mentre nelle Commissioni Affari costituzionali e giustizia riunite si sfiorava la rissa per il ddl anticorruzione, nel vertice di Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si trovava finalmente un accordo di massima sulla riforma della prescrizione, anch’essa da inserire nel provvedimento sulla corruzione: la nuova norma, che prevede lo stop alla prescrizione di un reato nel momento della sentenza di primo grado, sarà inserita nel testo ma entrerà in vigore solo tra un anno. Nel governo, tra i primi a commentare la novità è il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli: “Stop ai furbetti che dilazionano i tempi dei processi all'infinito, stop alla prescrizione come strumento di impunità. Finalmente avremo vera giustizia per i cittadini. La riforma della prescrizione, appunto, non è solo nel contratto di Governo, è soprattutto una norma sacrosanta – dice -  “Penso ad esempio alla strage ferroviaria di Viareggio, in cui rimasero uccise 32 persone. Ora, nove anni dopo, 23 imputati che sono stati condannati in primo grado per quella tragedia non dovranno più rispondere del reato di lesioni colpose plurime gravi e gravissime e quello di incendio. E perché? Perché questi reati il 13 novembre, quando inizierà il processo di appello a Firenze, saranno caduti in prescrizione”. La novità però non piace all’Unione dei Penalisti italiani, che hanno immediatamente indetto uno sciopero dal 20 al 23 novembre: Pesanti nubi si addensano intorno al sistema penale del nostro Paese. Com’era prevedibile la connotazione populista dell’attuale maggioranza di Governo sta determinando l’adozione da parte delle forze politiche che la compongono di sciagurate iniziative destinate ad incidere sui meccanismi della giustizia penale. L’Unione delle Camere Penali si è resa protagonista di una campagna di denuncia del tentativo di colpo di mano di procedere con un emendamento alla sostanziale soppressione di un istituto di garanzia”.

(Sis)

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