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ISCHIA, IL SENATO BOCCIA
EMENDAMENTO ANTI-CONDONO

ISCHIA, IL SENATO BOCCIA <BR> EMENDAMENTO ANTI-CONDONO

 

Con 200 no, 75 sì e 1 astenuto l'aula del Senato ha respinto l'emendamento 25.12 al Dl Genova relativo ad Ischia e sul quale ieri la maggioranza era stata battuta. In commissione  Lavori Pubblici, infatti, era passato un emendamento all'articolo 25 che disciplina le pratiche di condono edilizio a Ischia, presentato dalla senatrice di Forza Italia Urania Papatheu. Decisivi i voti dei senatori M5S Gregorio De Falco e Paola Nugnes: il primo ha votato con le opposizioni, la seconda si è astenuta. Con la bocciatura dell'emendamento  da parte dell'aula si torna al testo iniziale dell'articolo, per cui resta il riferimento all'applicazione della legge sul condono dell'85 per  le istanze pendenti su immobili danneggiati dal sisma di un anno fa. Di fronte agli attacchi delle opposizioni sul "condono" (anche se Forza Italia ha dato libertà di voto ai propri senatori sull'emendamento in questione: in mattinata i senatori campani del partito avevano annunciato l'autospensione dal gruppo in segno di contrarietà all'emendamento anti-condono approvato in Commissione ) maggioranza e governo hanno replicato in aula prima con il capogruppo dei senatori M5S Stefano Patuanelli, uno dei relatori del dl Genova e altre emergenze e poi con il sottosegretario Vito Crimi. Si tratta di un terremoto che forse è stato trattato come un terremoto di serie B, ma che non lo è. Ha distrutto case, vite, aziende, tessuto economico e produttivo, turismo; ha portato via due persone, quindi due famiglie e interi nuclei familiari distrutti da una tragedia. Era giusto, quindi, occuparsi, all'interno di un decreto-legge sulle emergenze, anche dell'emergenza a Ischia, colpita da un terremoto che qualche volta è stato definito minore, per i danni che ha creato, come a supporre che vi fosse una responsabilità degli ischitani per un terremoto che ha causato dei morti. Nessuno ricorda, però, che quel terremoto ha avuto una caratteristica quasi unica nei terremoti italiani, ossia quella di avere un epicentro molto superficiale, quindi molto vicino al terreno. Questo ha amplificato ovviamente gli effetti del terremoto stesso” ha sottolineato Patuanelli, rimarcando come “per quanto riguarda Ischia   vi sono ovviamente i fondi per la ricostruzione pubblica, la definizione dei soggetti attuatori, norme per la legalità e la trasparenza, la qualificazione degli operatori economici e l'individuazione della struttura del commissario. Ma ci sono anche elementi, forse più di dettaglio, ma molto utili per una popolazione colpita così duramente, che non ha più una casa, come le proroghe alla sospensione dei termini per il pagamento di IMU, TASI e TARI, del canone RAI, dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria. C'è la sospensione dei termini per la notifica delle cartelle di pagamento e gli interventi volti alla ripresa economica. C'è anche il famigerato articolo 25, che non è un condono edilizio” . Sulla stessa linea il sottosegretario Vito Crimi: "Non è un condono. Alla fine avremo  mille case sicure, antisismiche: questo dovremmo dire ai  cittadini".

DISSIDENTI. C'è poi la questione interna al Movimento 5 Stelle, con il problema dei dissidenti e la senatrice pentastellata Elena Fattori che denuncia tramite un post su Facebook:  “Un sentito grazie ai colleghi De Falco e Nugnes che hanno seguito la loro coerenza, hanno pensato prima al bene dei cittadini e dell’ambiente che agli ordini di scuderia. Grazie anche per il coraggio di una scelta non semplice in un clima di terrorismo psicologico lontano da ogni forma di democrazia e condivisione. A riveder le stelle”. (Roc - 14 nov)   

      

 

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