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direttore Paolo Pagliaro

Liste d’attesa e costi
i guai della sanità

di Paolo Pagliaro

(11 dicembre 2018) In Italia la spesa sociale, trascurabile fino alla seconda guerra mondiale, aveva già raggiunto il 17% del Pil nel 1990, ed è oggi al 30%, leggermente superiore a quella del resto dell’Europa. Ma noi, a differenza degli altri, abbiamo un debito al 130% del Prodotto interno lordo, che l’anno scorso ci è costato 68 miliardi di interessi, una cifra che è circa i 2/3 di quanto abbiamo speso per la sanità.
E’ in questa cornice che vanno letti i dati sul servizio sanitario pubblico forniti oggi da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato.
Sono dati che segnalano le difficoltà di un sistema che ha grandi problemi di organizzazione ed efficienza. Si attendono in media 15 mesi per una cataratta, 13 mesi per una mammografia, 12 mesi per una risonanza magnetica, 10 per una Tac e per una protesi d’anca, 9 mesi per un ecodoppler e 7 per una protesi al ginocchio. Accanto al problema dei tempi, c’è quello dei costi. Analizzando le oltre 20 mila segnalazioni pervenute, Cittadinanza attiva giunge alla conclusione che sia i farmaci sia le visite e gli esami costituiscono, per molti cittadini, un serio problema di natura economica, soprattutto per chi non ha esenzioni o assicurazioni.
C’è anche il paradosso di ticket che spesso sono ampiamente superiori al costo di alcune prestazioni svolte in un ambulatorio privato. Il risultato è che in un anno sono aumentati del 6% gli italiani che affermano di non potersi permettere l’accesso ai servizi sanitari. Il rapporto contiene anche una buona notizia, e cioè che sono in calo le segnalazioni di presunti errori commessi dai medici, nonostante i carichi di lavoro siano sensibilmente aumentati sia per loro che per gli infermieri.

(© 9Colonne - citare la fonte)