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PD, MARTINA: PARTIRE
DA QUESTIONE SOCIALE

PD, MARTINA: PARTIRE <BR> DA QUESTIONE SOCIALE

“Dobbiamo partire dalla questione sociale, dalla lotta alle disuguaglianze e dobbiamo dialogare con i ceti produttivi preoccupati dalle misure su economia, infrastrutture e sviluppo. E da un’idea di blocco del paese e degli investimenti come la Tav che fa male all’Italia”. Così il candidato alla segreteria del Partito democratico, Maurizio Martina, in una intervista a La Stampa. “Anche in Italia dobbiamo – prosegue Martina - guardare in faccia la questione salariale, che è cruciale, di tanti lavoratori troppo spesso sottopagati”. E’ un tema decisivo che il Pd deve saper affrontare, lanciando anche la sfida della partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa e del salario minimo legale per chi non è coperto da contratto nazionale. Questi i nostri temi che fanno la differenza con questa maggioranza”. Sulle pensioni Martina propone di “fermare questo cortocircuito che produce quota cento, stabilizzando l’anticipo pensionistico sociale, allargare la platea dei lavori gravosi, fare la nona salvaguardia per gli esodati. E cominciare a sperimentare l’assegno pensionistico per i giovani con carriere contributive discontinue. Un assegno base per dare una garanzia a chi non ha continuità contributiva con uno strumento universale. Gli stessi miliardi che hanno messo su quota 100 possono essere spesi meglio e meno”. (red – 13 dic)

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