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Corno d'Africa, Del Re:
al via dialogo aperto e costante

Corno d'Africa, Del Re: <br> al via dialogo aperto e costante

“Ascoltare, comprendere, fare una lista delle necessità”. Ha le idee chiare la vice ministra per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Emanuela Claudia Del Re che appena tornata dalla sua visita nel Corno d’Africa ha incontrato la stampa alla Farnesina per fare un bilancio della missione. Dal 3 al 10 dicembre, infatti, la vice ministra ha visitato Eritrea, Etiopia, Gibuti, Somalia ed ha avuto incontri politici ai massimi livelli per rimarcare la vicinanza dell’Italia alla regione, facendo seguito al viaggio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in ottobre dopo il recente storico accordo di pace tra Etiopia e Eritrea. Ha poi incontrato gli imprenditori italiani attivi nella regione, con cui ha discusso l’idea di una cooperazione che punti ad uno sviluppo condiviso e sostenibile. Ad Asmara e Addis, la vice ministra ha anche visitato le scuole statali italiane che hanno firmato nell’occasione un Accordo di gemellaggio, a beneficio degli oltre 2000 studenti iscritti ai due istituti.  È stata "una visita di fondamentale importanza” perché “sono momenti storici importanti” per questi Paesi, ha detto la vice ministra che è stata accompagnata dai “massimi esperti di questione africane”  e che ha già annunciato che  sono in programma altre visite che “porteranno grandi benefici”. “Ho incontrato molte personalità politiche e avuto discussioni approfondite” ha precisato Del  Re che ha spiegato di aver “intavolato un dialogo con le imprese. E ho notato che c’è una grandissima richiesta di Italia. L’ Italia è apprezzata per la storia e la cultura e anche perché il nostro Paese non ha ambizioni destabilizzanti. Si riconosce il valore di vicinanza dell’Italia. L’Italia non ha un ruolo invasivo” ma di accompagnamento in un processo. “Ci presentiamo – sottolinea Del Re - senza un’agenda nascosta o obiettivi di sfruttamento”.  “Non è stata una visita spot – ci tiene a rimarcare la vice ministra che assicura: - d’ora ora in poi ci sarà un dialogo aperto, costante, vivace e amichevole. Il Corno d'Africa ha bisogno del nostro aiuto per uno sviluppo condiviso e di risposte strutturali e non emergenziali”.  “L’’italiano – conclude del Re - è una lingua amatissima, ad Asmara e Addis Abeba ci sono due grandi scuole italiane che rappresentano una vera e propria eccellenza”.

LA MISSIONE, LE IMPRESE La missione della viceministra ha toccato quattro Paesi e sono in programma altre visite che “porteranno grandi benefici. Ho incontrato molte personalità politiche e avuto discussioni approfondite. Da tutti – ha detto del Re -  ho avuto dimostrazione di volontà di consolidare il processo avviato” per un’integrazione regionale. “L’Italia – ha aggiunto Del Re - con la mia visita dimostra consapevolezza a sostenere questo processo”. Del Re ha incontrato anche le comunità di italiani all’estero, “comunità interessanti” ha detto, e in particolare gli imprenditori. La vice ministra ha infatti spiegato di aver “intavolato un dialogo con le imprese. E ho notato che c’è una grandissima richiesta di Italia".  Nel corso della sua missione Del Re ha “affrontato tematiche complesse. Scambi, investimenti. Ho analizzato proposte concrete. Sono andata lì con l'idea di ascoltare le loro esigenze. Il settore delle infrastrutture per loro è strategico. Noi possiamo fornire un grande supporto a quella che è una regione che non vuole svendersi e richiede qualità. Trovo che sia un' ambizione corretta e da rispettare”.  “In Eritrea ci sono molti imprenditori  - ha continuato Del Re - e stanno nascendo diverse imprese. Le difficoltà non mancano dal punto di vista normativo. Ad Addis Abeba c'è una comunità importante che meriterebbe maggiore attenzione. Imprenditori italiani sono presenti anche a Gibuti. La nostra imprenditoria è vista come eccellenza”.  "La comunità italiana di Addis Abeba per quanto riguarda gli imprenditori vive delle difficoltà legate alle normative – ha precisato Del Re - perché c' è fermento politico e amministrativo, sono in atto delle riforme”. A proposito delle imprese italiane ha concluso: "Ho inaugurato uno sportello ICE a Gibuti. Questo dimostra che vogliamo fare qualcosa di concreto. Facciamo tanto e ci viene riconosciuto. Dobbiamo proteggere i nostri imprenditori, dar loro opportunità”. In Eritrea invece “dal punto di vista della cooperazione abbiamo avuto qualche difficoltà ma sono in atto progetti importanti. La nostra cooperazione è in grado di portate avanti progetti a lungo termine, non progetti spot”.

LE EMOZIONI In particolare, spiega la viceministra, “la mia visita in Somalia è stata molto emozionante. Ho inaugurato una mostra a Mogadiscio. Il sindaco nel suo discorso ha detto in italiano la parola ' finalmente': questo ci fa capire che rappresentiamo un elemento di speranza”.  “Sono stata poi a Gibuti, dove ho incontrato i militari: la loro è una missione militare che fa interventi civili come, a d esempio,  la ripulitura delle acque reflue. Una missione, è vero, di numeri ridotti ma di gran valore” ha detto Del Re.

LA LINGUA ITALIANA “L’italiano è una lingua amatissima. Ci impegneremo per valorizzare le scuole italiane ad Asmara e Addis Abeba” ha assicurato Del Re.  “Le due scuole rappresentano una eccellenza italiana nel mondo. Ho istituito un gemellaggio tra Addis Abeba e Asmara. Si creerà inoltre un gemellaggio tra queste scuole e le scuole italiane. I bambini lì mi hanno consegnato delle lettere da portare ai bambini italiani. È stato commovente. È un piccolo gesto ma è un gesto di vita”. (PO / Gil – 13 dic)

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