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GRASSO: COME ANDREBBE
RIFORMATO IL PROCESSO

GRASSO: COME ANDREBBE <BR> RIFORMATO IL PROCESSO

Con “dispiacere” Piero Grasso ha annunciato in Aula il voto contrario di Liberi e Uguali alla fiducia sul dl anticorruzione. “Avrei voluto discutere nel merito avrei voluto aiutarvi a migliorare il testo, alla fine, come avevo dichiarato ieri su un quotidiano, avrei anche votato a favore. Con la fiducia, con l'impossibilità di intervenire, lo avete reso impossibile”, ha detto l'ex presidente del Senato, intervenendo in Aula. “Il problema - – dichiara quindi in un’intervista a Il Dubbio -è la prescrizione. Lo stesso disegno di legge, del resto, riconosce la necessità di una riforma organica del processo penale, visto che la sospensione della prescrizione dovrebbe entrare in vigore a partire dal primo gennaio del 2020, all'indomani di una fantomatica riforma del processo. Dico fantomatica perché nutro forti dubbi che questa maggioranza possa fare in 10 mesi quello che un insigne giurista come Vassalli ha fatto in 10 anni, anche se spero che ci si riesca”. Come andrebbe riformato il processo? “Il nostro processo ha mantenuto tutte le garanzie del processo inquisitorio sommate a quelle dell'accusatorio. La verità è che oggi esistono due tipi di processo: uno documentale e garantito, in cui si pub chiedere anche il rito abbreviato, nella prima fase delle indagini, e un altro, in dibattimento, in cui è tutto da rifare e il tempo viene scandito dai tempi della prosa orale e con tutte le garanzie previste. A partire dai tre gradi di giudizio di merito, perché anche la Cassazione giudica sulla motivazione e in pratica si trasforma in un terzo giudizio di merito. Mentre negli altri paesi il giudizio di merito è solo uno: al primo grado. Noi dunque dobbiamo fare una scelta epocale, non possiamo introdurre un limite di sei anni per la ragionevole durata, come prevede la legge Pinto, se per fare un processo se ne impiegano mediamente sette. Secondo i dati del ministero della Giustizia, un processo su dieci non arriva a termine e la metà di questi non arriva nemmeno al primo grado per prescrizione”. Grasso da parte sua aveva proposta una serie di emendamenti che chiedevano “un pacchetto di proposte per diminuire i tempi dei processi da subito. Poi, dato che molti reati, specialmente quelli legati alla corruzione, vengono scoperti molto tempo dopo essere stati commessi, avevo proposto di far decorrere la prescrizione a partire dalla scoperta del reato e con l'inizio delle indagini. Perché alcuni tipi di reato non esistono finché non vengono scoperti, a differenza di altri, come il furto, che presuppongono la denuncia delle parti lese”.  (14 DIC / red)

 

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