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direttore Paolo Pagliaro

Quel disagio sociale
che non indossa il gilet

Quel disagio sociale <br> che non indossa il gilet

di Paolo Pagliaro

(8 gennaio 2019) Oggi ad Alghero le famiglie protestano contro le proteste troppo frequenti del personale scolastico, otto scioperi dall’inizio dell’anno scolastico. A Bari tremila agricoltori sfilano con i trattori per chiedere il riconoscimento dello stato di calamità dopo le gelate di febbraio e interventi decisi contro la Xylella che fa strage di ulivi. A Roma i sindacati dei medici proclamano scioperi per gennaio e febbraio contro la legge di bilancio. In Liguria per un’ora si fermano i treni.

Ora, nessuno sembra avere ben capito quale sia la molla che ha spinto nelle piazze i gilet gialli francesi, ma è certo che - se si tratta di una manifestazione di disagio sociale - per accodarvisi e blandirla non occorre raggiungere i boulevard di Parigi, rischiando tra l’altro di provocare una crisi diplomatica tra due potenze amiche e alleate come Italia e Francia. Per cercare una protesta con cui solidarizzare bastano e avanzano le piazze domestiche.

Agli appuntamenti di cui si diceva prima, e alle manifestazioni pro e contro l’alta velocità in Piemonte, si sono recentemente aggiunti gli scioperi nel trasporto pubblico del Lazio, la protesta dei Tir a Ventimiglia, il corteo dei liceali a Livorno, i tre giorni di assedio al Senato da parte di tassisti, autonoleggiatori e conducenti di pullman turistici, i genovesi in piazza contro il decreto sicurezza, lo sciopero dell’autotrasporto merci per le nuove norme sul riposo degli autisti. E, all’Ilva di Taranto, la proclamazione del primo sciopero dopo la fine della gestione commissariale dell’acciaieria e la salvezza della fabbrica. Non indossa il gilet, ma anche il disagio sociale italiano merita qualche premurosa attenzione.

(© 9Colonne - citare la fonte)