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direttore Paolo Pagliaro

«GOVERNO NON CREA
LAVORO STRUTTURALE»

"E’ evidente che il governo dovrà pensare a una correzione se la crescita dovesse rallentare". Non ha dubbi il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ospite di "Circo Massimo" su Radio Capital, interrogato sulla possibilità di dovere ricorrere a una manovra correttiva. “Mi chiedo se il lavoro ha ancora centralità in questo Paese o no" aggiunge. E sulle voci di possibile recessione dice: "Si parla di un potenziale boom economico ma i dati non ci dicono questo e la Brexit mettera' ancora piu' incertezza nel mondo dell'economia. Per questo occorre un intervento organico". “Sarebbe meglio se il governo - rimarca - si confrontasse con le imprese" e “anche sul reddito di cittadinanza non siamo stati elemento di confronto, secondo noi deve diventare un ponte verso il lavoro. Bisogna creare occasioni di occupazioni strutturale, e, il provvedimento non sembra andare in questa direzione" ed "il rischio del reddito di cittadinanza è che incentivi il sommerso". Secondo Il numero uno degli industriali la ricetta per creare posti di lavoro "stabili e non aleatori" passa per l'apertura dei cantieri per la costruzione di nuove infrastrutture. Aprendo i cantieri con i fondi già stanziati "si genererebbero 400mila posti di lavoro”. E parlando della Tav spiega “sarebbe un errore non proseguire. La prima analisi d'impatto che si dovrebbe fare per le opere pubbliche è il cantiere, la Tav porterebbe 50mila posti di lavoro”. (16 gen – red)

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