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direttore Paolo Pagliaro

Potere: il declino
della competenza

Potere: il declino <br>della competenza

di Paolo Pagliaro

Oggi raccoglie più consensi un leader abile nel formulare slogan e a comunicare con meno di 280 caratteri di uno capace di leggere e capire dossier di centinaia di pagine. Prevale l’idea che persone senza istruzione o senza alcuna esperienza lavorativa siano perfettamente in grado di gestire un Paese di sessanta milioni di abitanti.
Ci siamo assuefatti a un linguaggio sgangherato, all’ignoranza confusa per spontaneità e vicinanza al popolo.
Questo è il panorama che l’economista Irene Tinagli ha di fronte quando decide di scrivere un saggio sull’ascesa dell’incompetenza negli affari pubblici che ora Rizzoli pubblica con il titolo “La grande ignoranza”.
Non è un’antologia di strafalcioni, pressapochismi, assurdità, anche se le citazioni sono numerose, godibili o mortificanti a seconda dell’umore di chi legge.
Utilizzando un database che raccoglie i profili e i percorsi di circa seimila politici italiani e che copre i settant’anni di storia politica repubblicana, Tinagli descrive l’involuzione della classe dirigente. Esamina i criteri di selezione, dove la fedeltà soppianta il merito. I profili professionali, dove pare che essere un tecnico sia diventata una colpa. Il giovanilismo, che scambia l’ignoranza per freschezza.
Il prezzo che si paga all’incompetenza è molto alto. Tinagli fa l’esempio delle politiche economiche adottate senza avere dati a supporto delle decisioni. In vent’anni allo Stato sono costate 110 miliardi le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, ma ancora oggi nessuno sa quanti di quei soldi sono stati sprecati, perché hanno finanziato lavori che si sarebbero fatti anche senza incentivi. Così come nessuno sa quanti posti di lavoro siano stati creati dagli ormai sistematici sgravi per le assunzioni. Miliardi spesi in provvedimenti di cui non si è mai valutata l’efficacia e l’effettiva convenienza. Anche perché in questi anni - osserva Tinagli citando Gianni Cuperlo - abbiamo svuotato gli uffici studi e riempito gli uffici stampa.

(© 9Colonne - citare la fonte)