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direttore Paolo Pagliaro

Migranti, cosa dice
la Costituzione

di Paolo Pagliaro

(31 gennaio 2019) Il “decreto sicurezza” ha terremotato il sistema di accoglienza dei migranti, che ora in molti casi finiscono per strada e non hanno più diritto all’assistenza anche se sono in possesso di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Contro il decreto la Regione Piemonte ha fatto oggi ricorso alla Corte Costituzionale. Lo stesso stanno per fare Toscana, Emilia Romagna e altre regioni amministrate dal centrosinistra.
Ci vorrà del tempo prima che la Corte si pronunci, ma i suoi orientamenti in tema di politiche dell’immigrazione sono molto chiari. Le sentenze più recenti sono di pochi mesi fa.   Tra la primavera e l’estate del 2018 sono state dichiarate  incostituzionali la legge regionale della Liguria che  negava la casa popolare a chi  non fosse residente da almeno 10 anni; la  legge regionale del Veneto che  richiedeva la residenza da almeno 15 anni per accedere agli asili nido;  e infine la legge nazionale che richiedeva ai cittadini stranieri 10 anni di residenza nello Stato e 5 nella stessa regione per avere diritto ai contributi per il canone d’affitto.
L’orientamento della Consulta è in sintonia con numerose direttive dell’Unione europea, che - per quanto riguarda le prestazioni sociali-  riconoscono ai cosiddetti “soggiornanti di lungo periodo”, che lavorano e pagano le tasse,  lo stesso trattamento dei cittadini nazionali.
La questione di costituzionalità verrà probabilmente sollevata anche a proposito del reddito di cittadinanza, che viene negato agli stranieri che risiedono in Italia da meno di 10 anni. I tecnici di Camera e Senato, nel dossier che analizza  il decreto, ricordano che i requisiti «di molto superiori» ai 5 anni di residenza per le prestazioni sociali agli stranieri sono già stati bocciati dalla Consulta.

(© 9Colonne - citare la fonte)