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direttore Paolo Pagliaro

Così il prof. Boeri
ha cambiato l’Inps

Così il prof. Boeri <br> ha cambiato l’Inps

di Paolo Pagliaro

(4 febbraio 2019) Il professor Tito Boeri ha avuto il merito e la fortuna di potersi congedare dall’incarico di presidente dell’Inps spiegando al Parlamento cosa ha fatto durante i quattro anni del suo mandato. Un privilegio che non è stato concesso ad altri servitori dello Stato, come quel Giampiero Castano che per dieci anni e con otto diversi ministri  ha diretto l’unità anti crisi aziendali del ministero  dello Sviluppo economico, contribuendo a mettere in salvo decine di migliaia di posti di lavoro. In questi giorni a Castano non è stato rinnovato l’incarico senza una spiegazione e senza un grazie.

Nel bilancio di Boeri spicca una lunga serie di novità ispirate alla trasparenza. L’introduzione del servizio che consente di sapere quella che sarà presumibilmente la nostra pensione futura, grazie a un simulatore on line o a una busta arancione recapitata dal postino. Un sito internet dove tutti e 487 i servizi Inps sono accessibili direttamente senza dover ricorrere a intermediari come Caf, commercialisti, consulenti e patronati. La disponibilità di servizi via cellulare utilizzati ogni mese da 2 milioni di utenti. Numerosi nuovi sportelli integrati con quelli comunali.
L’Inps di Boeri ha unificato i trattamenti per i lavoratori con carriere mobili fra settore pubblico e settore privato, fra gestioni Inps e gestioni previdenziali di altri Enti. Ha ricostruito le posizioni contributive nel settore pubblico. Ha progettato e attuato il cumulo gratuito. Ha semplificato le procedure per il riconoscimento dell’invalidità civile, ma le ha rese anche più rigorose. In questi anni l’Inps è diventato il fulcro dei nuovi strumenti creati per contrastare la povertà, dal Reddito di inclusione a quello  di cittadinanza. E lo ha fatto riducendo il numero dei dirigenti centrali e aumentando quello dei funzionari periferici. Ha centralizzato gli acquisti, reso più trasparenti le gare d’appalto, ridotto l’evasione contributiva. E ha presentato proposte organiche di riforma del sistema previdenziale e assistenziale, che è poi la cosa che a Boeri non è stata perdonata.

 

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