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Femminicidio, Valente (Pd): fronte comune
in commissione inchiesta

"Il primo obiettivo è quello di continuare il lavoro prezioso e importante della precedente Commissione, una mission che ci siamo già dati nella legge istitutiva": la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio, spiega a 9colonne quali saranno le priorità dell'organismo di Palazzo Madama ricostituito la scorsa settimana, dopo il debutto nella XVII legislatura. "È una commissione voluta da tutte le forze politiche in maniera trasversale, anche la mia elezione avvenuta quasi all'unanimità conferma la volontà di tutti i gruppi politici di investire su questo terreno - afferma Valente - La commissione svolgerà un lavoro di inchiesta e di monitoraggio rispetto all'attuazione e all'efficacia delle leggi attualmente in campo, ma anche un lavoro prezioso dal punto di vista culturale". La senatrice dem aggiunge: "Dal punto di vista culturale il nostro più grande obiettivo è fare in modo che la lotta alla violenza contro le donne esca sempre di più dalla dimensione privata affermandosi come una questione pubblica che attiene a un fenomeno culturale del nostro tempo, legato a uno squilibrio relazionale tra i sessi e all'evoluzione dei caratteri sociali". Secondo Valente "si sono fatti tanti passi in avanti sul terreno della denuncia, sulla consapevolezza che la violenza sia un fatto pubblico e non privato, sulla consapevolezza da parte di tutti gli operatori front office, dai pronto soccorso alle forze dell'ordine, che bisogna avere un approccio accogliente per riconoscere i sintomi della violenza. Il problema è che risulta ancora complicato per una donna denunciare e non sentirsi 'colpevole'".  "Dobbiamo uscire da questa dinamica - sottolinea la presidente della Commissione d'inchiesta sul femminicidio - Quando una donna denuncia non possiamo accettare che sia lasciata sola o non sufficientemente protetta e tutelata. Dobbiamo aiutare le donne prima della denuncia a trovare un percorso di consapevolezza e a denunciare, ma dopo bisogna proteggerle facendo in modo che non si pentano mai di essere uscite dalla dimensione privata della violenza e di averne fatto una questione pubblica, di cui noi dobbiamo farci carico". "Il lavoro della Commissione - ribadisce infine Valente - sarà autonomo dal governo e dal contratto, siamoo un'espressione del Senato trasversale a tutte le forze politiche. Abbiamo una nostra autonomia. Mi auguro - conclude - che gli scontri durissimi che abbiamo in aula su tanti temi non arrivino nella nostra commissione. Il nostro è un fronte comune". (PO / Roc - 12 feb)

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