Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Quanta ricchezza
stiamo bruciando

Quanta ricchezza <br> stiamo bruciando

di Paolo Pagliaro

(28 febbraio 2019) Dalle elezioni politiche del 4 marzo a oggi le perdite virtuali di Borsa, obbligazioni e titoli di Stato (esclusi quelli detenuti da Banca d’Italia e investitori esteri) ammontano a 88,5 miliardi di euro. La situazione peggiora se si conteggia anche il deprezzamento dei titoli detenuti da Banca d’Italia e fondi di investimento internazionali: in un anno il loro valore è diminuito di 53 miliardi. Il conto lo tiene e lo aggiorna settimanalmente la Fondazione Hume, fondata da Luca Ricolfi. L’ultimo dato disponibile ci dice che in una settimana Piazza Affari ha guadagnato 2.4 miliardi ma non è riuscita a compensare le perdite del mercato obbligazionario e di quello dei titoli di Stato: il valore delle obbligazioni è sceso di 2 miliardi e 100 milioni, quello dei titoli pubblici di 4 miliardi e 400.
Il quotidiano l’Inkiesta ha calcolato che dalle elezioni a oggi gli italiani hanno perso in media 3.500 euro a testa.
Molto sono costati i rialzi dello spread che – come ricorda la Banca d’Italia - "ostacolano il calo del rapporto debito-pil, riducono il valore della ricchezza delle famiglie, frenano e rendono più oneroso il credito al settore privato, peggiorano le condizioni di liquidità e la patrimonializzazione di banche e assicurazioni".
Ci stiamo abituando a convivere con uno spread sopra i 250 punti base. Ma uno spread a questi livelli significa che per le banche è più redditizio investire nei titoli di Stato che prestare i soldi alle aziende. E infatti la Bce segnala che in questo momento l’Italia è l’unico paese europeo in cui si stanno contraendo i prestiti alle imprese, altro pessimo segnale per la nostra economia.

(© 9Colonne - citare la fonte)