Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Due bandiere
da esporre giovedì

di Paolo Pagliaro

Mancano meno di due settimane alla data di uscita del Regno Unito dalla Unione Europea e ancora non sappiamo se e come ciò avverrà. Non sappiamo neppure se alle elezioni di maggio per il Parlamento europeo gli inglesi saranno chiamati o no a eleggere i loro deputati. E se dunque il Parlamento avrà 705 o 751 seggi. A quasi due anni dal referendum che l’ha decisa, la Brexit si sta rivelando sempre più nociva per chi l’ha promossa.
In assenza di nuovi accordi, dal 29 marzo Londra sarebbe fuori dal mercato unico e si applicherebbero dunque le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Tornerebbero i dazi e i controlli alla frontiera su molte merci. Secondo gli scenari pubblicati dallo stesso governo di Londra, nel caso di una hard Brexit, cioè di un’uscita senza accordi, gli esportatori britannici subirebbero un salasso pari all’8% del pil pro capite, visto che per il Regno Unito i paesi dell’Unione contano per circa la metà del proprio interscambio totale. Per non dire delle molte incognite che graverebbero sul futuro dei 3 milioni e 700 mila cittadini europei, per un quinto italiani, che vivono in Gran Bretagna e del britannici – 1 milione e 200 mila - che vivono nell’Unione.
Di fronte a questo scenario di possibili macerie, in Italia gli europeisti hanno in cantiere un gesto simbolico. Accogliendo una proposta di Romano Prodi, decine di associazioni hanno invitato i cittadini a esporre a finestre e balconi le bandiere dell’Italia e dell’Europa, appaiate. Accadrà giovedì prossimo, 21 marzo, primo giorno di primavera e festa di San Benedetto, Patrono d’Europa. Sarà un gesto per dire che sovranità e unione possono camminare insieme.

(© 9Colonne - citare la fonte)