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ECCO “SOLO COSE BELLE”
UN INNO ALLA DIVERSITA’

ECCO “SOLO COSE BELLE” <br> UN INNO ALLA DIVERSITA’

Si intitola “Solo cose belle”, il film di Kristian Gianfreda ispirato all'opera di Don Oreste Benzi e alla sua Comunità Papa Giovanni XXIII. Una commedia corale che racconta l’incontro tra gli abitanti di un piccolo paese dell’entroterra romagnolo e la movimentata realtà di una casa famiglia. Presentato in anteprima come visione straordinaria a Rimini lo scorso 7 dicembre, in occasione del cinquantennale della Comunità Papa Giovanni XXIII, evento a cui ha presenziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, giovedì 9 maggio arriva nelle sale italiane, con una circuitazione nelle principali città e tante proiezioni-evento, il film-manifesto dedicato al valore della diversità e alla lotta all’emarginazione. Un film che racconta l’incontro tra due mondi solo apparentemente lontani: un paesino alle prese con le prossime elezioni comunali e una casa famiglia abitata da una mamma e un papà, da un richiedente asilo appena sbarcato, da un’ex-prostituta, da un giovanissimo ex carcerato, da due ragazzi con gravi disabilità, dal figlio naturale della coppia. Il regista, Kristian Gianfreda, al suo primo lungometraggio, da oltre vent’anni racconta la diversità attraverso l’audiovisivo. “Solo cose belle” è la storia di Benedetta (Idamaria Recati), la figlia sedicenne del sindaco di un paese dell'entroterra romagnolo e del suo incontro con una casa famiglia appena arrivata in paese, in cui vivono tante persone dal passato difficile e desiderose di riscatto. A dispetto di ogni convenzione sociale, Benedetta s’innamorerà del giovane ex carcerato Kevin (Luigi Navarra) e condurrà lo spettatore in un viaggio all’interno della struttura. Tra sospetti, lacrime, risate e sgomberi, la ragazza scoprirà la bellezza dell’accoglienza e l’importanza della solidarietà.

(21 mar - Red)

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