Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Tra Renzi e Bersani
confronto in libreria

Tra Renzi e Bersani <br> confronto in libreria

di Paolo Pagliaro

(27 marzo 2019) Un problema ormai annoso è se Renzi sia in credito con la sinistra o se, al contrario, sia la sinistra a essere in credito con Renzi. La questione tiene occupato il partito democratico e ne accompagna il declino elettorale. Gli ultimi aggiornamenti di questa disputa sono disponibili in libreria, perché in molti casi i libri non sono che la prosecuzione della guerra politica con altri mezzi.
Matteo Renzi ha scritto per Marsilio un saggio intitolato “L’altra strada”. Vi si parla molto di futuro ma non senza aver fatto i conti col passato. L’accusa agli ex oppositori interni – e in particolare a Bersani, mai nominato ma spesso evocato – è di aver avuto come unico obiettivo – dalle europee del 2014 in poi – quello di delegittimare il leader scelto due volte dalle primarie. Renzi denuncia il costante fuoco amico, la logorante campagna in Parlamento e sulla stampa in occasione del referendum e di altri provvedimenti del suo governo, l’ostilità di quelli che – sostiene -storicamente ritengono più importante dominare il partito che guidare il paese. “Dare priorità assoluta al controllo della ditta è tipico - scrive Renzi – di una parte della sinistra a cui non ho mai sentito di appartenere”.
Almeno su questo Bersani è parzialmente d’accordo: “In effetti Renzi non ha del mondo le chiavi di lettura proprie della Sinistra”, dice ad Antonio Padellaro e Silvia Truzzi che lo intervistano per il loro libro edito da Paper First e intitolato appunto “C’era una volta la sinistra”. Bersani ripensa ai 5 anni che abbiamo alle spalle e dice che sarebbe stato necessario rivedere la Fornero, rilanciare il tema del lavoro non rinunciando alle tutele, a cominciare dall’articolo 18. Il Pd dice, avrebbe dovuto accantonare parole d’ordine tipo “opportunità” o “merito” e promettere invece protezione sociale. E non avrebbe dovuto sostituire il partito dei militanti e degli iscritti con il partito dei cittadini, perché era chiaro che così la sinistra si sarebbe dispersa. Adesso spetta a Zingaretti ritrovarla.

(© 9Colonne - citare la fonte)