Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

RAGGI: INCENDI RIFIUTI
ATTACCO MAFIOSO

"Abbiamo avuto incendi nei due impianti per il trattamento dei rifiuti del Salario e di Rocca Cencia, nel deposito cassonetti Ama di Tor de Cenci e nell'isola ecologica di Acilia, più circa 600 cassonetti bruciati. E una decina tra furti e danneggiamenti alle sedi del servizio giardini", "i fatti parlano chiaro: siamo sotto attacco. I cassonetti bruciati si trovano per la maggior parte nel X e nel VII municipio, quelli dei clan Spada e Casamonica”. Lo affermala sindaca di Roma Virginia Raggi in una intervista al Fatto Quotidiano. E aggiunge: “E0 sicuramente in corso una guerra dei rifiuti a livello nazionale. Ma a Roma c'è una frequenza di incidenti alta, direi. E la certezza è che un determinato sistema ha sempre lucrato sullo smaltimento dei rifiuti indifferenziati e noi lo stiamo combattendo puntando sulla raccolta differenziata. Non ho paura di chi grida al complotto, e sfido gli interessi della criminalità. Roma non si piega agli interessi mafiosi”. Sul rogo al Tmb Salario, dove non sono state trovate tracce di incendio doloso, commenta: “All'autocombustione credo poco. E ricordo che sia nell'impianto del Salario sia in quello di Rocca Cencia la dinamica è stata la stessa: le telecamere erano spente e non c'erano vigilanti. Comunque su Rocca Cencia le indagini sono in corso, e su questi episodi c'è anche un'indagine interna ad Ama”. Rimanda al mittente le accuse sulla drammatica situazione dei rifiuti a Roma: “Nel 2013, chiusa la discarica di Malagrotta, andava adeguata la rete degli impianti. Ma per sei anni la Regione Lazio, guidata dal Pd, si è guardata bene dal varare un piano dei rifiuti”. Raggi commenta anche le dichiarazioni del prefetto che ha parlato di "marciume diffuso che tocca tutti i partiti a Roma": “Abbiamo portato una bella ventata di novità, ma dopo Mafia Capitale c'è ancora tanto da lavorare” e “ha ragione quando parla di un sistema di interconnessioni malate, che non tocca solo i rifiuti. E noi lo combattiamo con i bilanci in ordine, la programmazione e i bandi di gara”. L'arresto del presidente del Consiglio comunale De Vito non prova che questo sistema ha infiltrato anche M5S? “Qualcuno ha provato a infiltrarsi e a infettare l'amministrazione, ma la mia reazione è stata immediata”. (2 apr - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)