Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

A chi spetta rimborsare
i truffati dalle banche?

di Paolo Pagliaro

Solleva più di un problema la questione dei rimborsi ai truffati dalle banche, per i quali il governo ha stanziato un miliardo e mezzo di euro.
Il giuslavorista Giuliano Cazzola fa presente che la truffa, se c’è stata, dovrebbe essere accertata da un tribunale perché non è pensabile che basti l’autocertificazione degli interessati, come per le vaccinazioni. Il fatto è, però, che i beneficiari del rimborso non saranno solo quelli che potranno esibire una sentenza a loro favore, ma quasi tutti coloro che hanno comprato obbligazioni e azioni delle banche entrate in crisi.
E allora, si chiede Paolo Mazzanti, direttore di in piu.net, perché una vecchietta truffata dal suo funzionario di banca avrebbe diritto al rimborso statale e una vecchietta truffata da un mariuolo che si insinua a casa sua e le ruba i soldi, no? Perché un risparmiatore che ha perso investendo in azioni delle banche venete dovrebbe essere rimborsato e uno che ha perso comprando azioni di qualsiasi altra banca invece no? Perché lo Stato deve sostituirsi ai truffatori, che pure sono regolarmente sotto processo e hanno subito sequestri patrimoniali, e garantire una corsia preferenziale ai loro truffati, rispetto a tutti gli altri truffati d’Italia?
Forse, osserva Mazzanti, anziché allo Stato i truffati potrebbero chiedere i soldi a Bankitalia e Consob, perché non hanno vigilato sull’operato dei banchieri. Ma il fatto che il vigilante inadempiente possa essere chiamato a rispondere della truffa, creerebbe un pericoloso precedente, perché poi tutti i truffati e rapinati potrebbero chiedere rimborsi a Polizia, Carabinieri o direttamente al ministro dell’Interno Salvini, che non hanno adeguatamente vigilato e non li hanno protetti.
Probabilmente ci sono anche tutte queste sensate obiezioni all’origine dell’ennesimo rinvio del decreto già tante volte trionfalmente annunciato.

(© 9Colonne - citare la fonte)