Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Una politica estera
incerta e ballerina

Una politica estera <BR> incerta e ballerina

di Paolo Pagliaro

(12 aprile 2019) La minaccia esterna che più preoccupa gli italiani continua a essere il terrorismo di matrice islamica. Subito dopo, ci sentiamo minacciati dalla situazione in Libia, dagli attacchi informatici e dall’incertezza degli approvvigionamenti energetici. Solo al quinto posto i flussi migratori. E’ quanto risulta dall’indagine su ‘Gli italiani e la difesa’ condotta dal Laboratorio Analisi Politiche e sociali dell’Università di Siena in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali.
C’è consapevolezza dei rischi che alla voce sicurezza, energia e immigrazione l’Italia potrebbe correre se il braccio di ferro in Libia si trasformasse in guerra civile permanente e il paese precipitasse nel caos.
L’interesse dell’Italia è evidentemente che si arrivi ad un accordo che ci permetta di cooperare con una Libia pacificata, guidata da un governo credibile. Per raggiungere questo obiettivo avremmo bisogno di alleati e soprattutto di una politica estera coerente che invece – come fa notare il direttore di Affari Internazionali, Stefano Silvestri -  è quanto mai incerta e ballerina, alla mercé di dichiarazioni o iniziative improvvisate, e spesso improvvide, dei maggiori leader della maggioranza e del governo.  Avremmo bisogno dell’appoggio della Turchia, che non ama Haftar, ma invece ce la facciamo nemica affermando di non volerla in Europa, affermazione oltretutto inutile, visto che non c’è per ora alcuna possibilità di un suo ingresso nell’Unione. Dovremmo cercare un’intesa con Macron, ma i nostri rapporti con la Francia non sono mai stati così tesi e se non si sono interrotti è solo grazie agli sforzi diplomatici del Quirinale.  Oggi il nostro interesse sarebbe ricucire e noi invece preferiamo strappare.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)