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direttore Paolo Pagliaro

CLIMA, GRETA IN SENATO:
E' TEMPO DI AGIRE

CLIMA, GRETA IN SENATO: <br> E' TEMPO DI AGIRE

Quella sul clima "è la crisi più facile e più difficile da risolvere: facile perché sappiamo esattamente cosa dobbiamo fare, difficile perché tutta l'economia dipende dai carburanti fossili. Ma noi continuiamo a parlare di economia circolare e di riportare la natura al loro ciclo naturale e voi ci guardate senza capire, non ascoltate. Le cose che diciamo hanno bisogno delle vostra comprensione ma voi non siete interessati, siete interessati solo alle soluzioni che vi permettono di continuare a fare quello che fate adesso". Va dritta al punto Greta Thunberg nel suo intervento al Senato italiano e alla vigilia del secondo Global Strike for Future, lo sciopero mondiale per il clima che la vedrà protagonista a Roma. Va dritta al punto e in modo duro, sfrontato verso i leader mondiali che pure si congratulano con lei: "Non capisco perché la gente mi dica grazie, perché poi non vedo cambiamenti in vista: noi non siamo scesi in piazza per permettervi di fare i selfie, ma perché non vogliamo rinunciare al nostro futuro e vogliamo che voi agiate". Agire perché, dice ai politici, "Il cambiamento sta arrivando e non potete farci niente. Le emissioni dei gas serra devono fermarsi, questo è quanto. Dovremo pensare come quelli che hanno costruito le cattedrali: costruire prima le fondamenta. Notre Dame è andata a fuoco ma in 24 ore sono stati raccolti molto fondi: basta solo decidere di fare una cosa per farla, bisogna essere consapevoli. Non possiamo ritardare ulteriormente".

 

Quello di Greta però è un messaggio alle coscienze di tutti, anche dei giovani: "La cosa più triste è che molti ragazzi non hanno la consapevolezza del destino che li attende e non l'avranno fino quando sarà arrivato il momento: al 2030 mancano 12 anni e ci troveremo in una situazione che potrà dare il via a una reazione che sfuggirà al controllo umano, a meno non vengano introdotti dei cambiamenti straordinari, tra cui la riduzione del 50 per cento dell'anidride carbonica. Questo però presuppone l'invenzione di tecnologie che non sono stati ancora inventate. Senza contare altri elementi che oggi non prendiamo ancora in considerazione, come la fuga di gas dal permafrost che si sta sciogliendo: questi punti di non ritorno potrebbe avvenire perciò forse prima di quanto ci aspettiamo, prima del 2030". La presidente del Senato Elisabetta Casellati, dopo un incontro privato, aveva rivolto "un grazie speciale a Greta, che ha percorso migliaia di chilometri per essere oggi qui con noi. Senza di te, senza il tuo coraggio, senza il tuo esempio, cara Greta, la strada per portare i temi ambientali al centro del dibattito politico internazionale sarebbe stata piùdifficile, più tortuosa". La presidente ha raccolto l'invito di Greta: Dobbiamo fare in modo che le future generazioni possano ricevere le stesse opportunità e le stesse risorse di quante ne abbiamo a disposizione oggi. Se non di più. Lo sfruttamento intensivo delle materie prime, gli idrocarburi, l'urbanizzazione selvaggia, la mancata tutela del patrimonio culturale sono evidentemente direttrici sbagliate e destinate a compromettere il lascito che dovremmo invece garantire ai nostri figli e ai nostri nipoti".  (18 apr - Sis) 

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