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direttore Paolo Pagliaro

Ecco il governo
del “salvo intese”

Ecco il governo <br>del “salvo intese”

di Paolo Pagliaro

“Salvo intese” è la formula che meglio fotografa l’attuale situazione politica, con 5 Stelle e Lega alleati di governo ma divisi sugli interessi sociali da difendere e dunque su molte delle decisioni da adottare. La formula non è solo la fotografia di un disaccordo, ma ha un preciso effetto giuridico perché consente al governo di modificare un provvedimento prima di sottoporlo all’esame del Parlamento. Se ne servirono, in passato, anche altri esecutivi, più attenti all’effetto annuncio che alla traduzione dei buoni propositi in provvedimenti concreti.

Con il nuovo governo, un po’ però si esagera. Sono stati approvati con la formula salvo intese, cioè in attesa di trovare un accordo sul testo definitivo, provvedimenti importanti come il decreto crescita, il decreto sblocca-cantieri, il decreto dignità, il disegno di legge spazzacorrotti, il decreto Genova. Quasi sempre ci sono volute settimane prima di poter trasmettere il testo al Quirinale, al Parlamento e alla Gazzetta ufficiale.
Può anche succedere che il Parlamento stia ancora aspettando che la norma completi il suo cammino sotterraneo e imperscrutabile, come nel caso del cosiddetto decreto sblocca-cantieri, legge che dovrebbe semplificare le procedure degli appalti pubblici e dell’attività edilizia in generale. Quel decreto – molto atteso da imprese e sindacati – è stato approvato quattro settimane fa e da allora è scomparso.

Secondo i bene informati, la Lega, in nome della semplificazione, voleva ridurre il più possibile i controlli e i regolamenti anticorruzione e antimafia, mentre i 5 Stelle si opponevano allo smantellamento di queste e altre barriere contro il lavoro nero e le illegalità. Il disaccordo dunque non era sui dettagli e la formula “salvo intese” serviva a coprire un dissenso politico profondo, che – anche su sollecitazione del Quirinale – oggi ha costretto Palazzo Chigi a riportare il provvedimento all’esame del consiglio dei ministri.

(© 9Colonne - citare la fonte)