di Paolo Pagliaro

(3 maggio 2019) Se davvero vogliamo cambiare l’Unione Europea, cosa che più o meno promettono tutti gli aspiranti eurodeputati, non abbiamo che da rimboccarci le maniche. L’Italia è infatti, con la Germania, il paese con più capacità di orientare le decisioni del parlamento europeo. Più di Francia, Regno Unito o Spagna. E sono italiani  due dei tre europarlamentari più influenti.  Lo sostiene VoteWatch Europe, un organizzazione basata a Bruxelles che fornisce strumenti per monitorare l’attività delle istituzioni comunitarie. In cima alla classifica dei parlamentari più influenti c’è Antonio Tajani, esponente di Forza Italia e presidente del parlamento europeo. Al secondo posto c’è Manfred Weber, capogruppo tedesco del partito popolare, in corsa per diventare il prossimo presidente della commissione. Al terzo posto tra i deputati più influenti c’è un altro italiano, Roberto Gualtieri, eurodeputato del Pd e presidente della commissione affari economici e monetari. Gualtieri è stato relatore di alcuni dei più importanti provvedimenti di politica economica, tra cui il rapporto annuale sull’Unione bancaria. Gualtieri tra l’altro difende gli interessi dell’Europa nelle trattive con gli inglesi sulla Brexit. Nonostante si sia dimesso un anno fa dal parlamento di Strasburgo, sarebbe molto influente in Europa anche Matteo Salvini, che però si vede di rado. Da quando si è insediato al Viminale, Salvini è stato assente 5 volte su 6 alle riunioni dei ministri dell’Interno dei paesi dell’Unione. Non c’era quando si discuteva la riforma del diritto d’asilo, il varo della guardia costiera europea, il contrasto al traffico di migranti, la lotta al terrorismo e la riforma del trattato di Dublino.