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BREXIT, MAY LASCIA:
PROFONDO RAMMARICO

BREXIT, MAY LASCIA: <BR> PROFONDO RAMMARICO

Theresa May si dimette: con  un discorso ricco di emotività, la primo ministro inglese spiega che lascerà la leadership dei conservatori il 7 giugno, sottolineando di aver fatto “il suo meglio” per onorare i risultati del referendum del 2016 con cui i cittadini del Regno Unito avevano scelto di uscire dall’Unione europea. Rimane un “profondo rammarico” per il fatto di non essere riuscita a mettere in atto la Brexit, sottolinea ancora May, che resterà a Downing Street fino all’elezione del suo successore alla guida dei Tory, che dovrà sbrogliare la matassa Brexit prendendo poi il suo posto a capo del governo britannico. “Theresa May – afferma il leader laburista Jeremy Corbyn – fa bene a dimettersi. Ora ha accettato quello che il Paese ha capito da mesi: lei non può governare, né può dividere e disintegrare il partito. Chiunque diventi il nuovo leader dei Tory deve lasciare che la gente decida sul futuro del nostro Paese, attraverso elezioni immediate”. “Un discorso di grande dignità da Theresa May” è invece il tweet di Boris Johnson, ex ministro degli Esteri dimessosi per la linea dell’esecutivo giudicata troppo moderata sulla Brexit e ora tra i favoriti per la successione.

REAZIONI. Prudenti le reazioni delle cancellerie europee, con il presidente francese Emmanuel Macron che rende omaggio al “lavoro coraggioso” della May chiedendo al contempo un chiarimento sulla Brexit, mentre la cancelliera tedesca Angela Mekel si limita a esprimere “rispetto” per la decisione.  La posizione della Ue sull’accordo di recesso non cambia, spiega invece la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva, spiegando che al presidente Jean Claude Juncker Theresa May “piaceva, trovandola una donna di molto coraggio, meritevole di  grande rispetto”. (Roc)                

 

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