Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Globalizzazione e populismi
focus sul futuro dell'Ue

“In questa edizione ci occuperemo degli effetti della globalizzazione sulla distribuzione del reddito e anche delle reazioni che ci sono state alla globalizzazione sotto forma di cambiamenti nelle rappresentanze politiche. Abbiamo assistito in tutto il mondo negli ultimi anni all’affermazione di movimenti cosiddetti populisti che contrappongono il popolo inteso come qualcosa di monolitico a delle élite intese anch’esse come qualcosa di monolitico e di corrotto e che propugnano la difesa degli interessi nazionali e il ripristino della sovranità nazionale”: così a 9colonne Tito Boeri, a margine dell’anteprima del Festival dell’Economia di Trento (di cui è direttore scientifico) presso la sede dell’Associazione stampa estera a Roma. La quattordicesima edizione del Festival – dal titolo “Globalizzazione, nazionalismo e rappresentanza” – avrà luogo dal 30 maggio al 2 giugno. “Cosa spiega questo cambiamento profondo che c’è stato nelle rappresentanze politiche, che in gran parte mette in discussione gli assi tradizionali di rappresentanza, soprattutto quello destra-sinistra? Che cosa ci dobbiamo aspettare dal fatto che alcune di queste formazioni sono andate al governo in 9 Paesi in Europa e soprattutto - dato che il Festival avrà luogo a pochi giorni dalle elezioni europee - qual è il futuro dell’Europa e delle forme di sovranità sovranazionale di fronte all’avanzata di movimenti che reclamano con vigore il ripristino della sovranità nazionale? Sono degli interrogativi molto importanti – aggiunge Boeri - a cui come al solito chiameremo a confrontarsi molti economisti ma anche scienziati della politica, sociologi, storici e anche persone che vivono sul campo questi aspetti, cioè rappresentanti di istituzioni, imprenditori e rappresentanti delle forze sociali e del sindacato”. “Che potessero andare in tanti ad ascoltare gli economisti in pochi riuscivano a crederci . . . “ ha sottolineato l’editore Giuseppe Laterza, ideatore della manifestazione, ripercorrendone il successo delle passate edizioni e mettendone in luce il respiro internazionale: “Quest’anno avremo più relatori stranieri che italiani: il nostro punta a essere sempre più un festival europeo, è fondamentale creare un’opinione pubblica europea”.

LA RICERCA.  Proprio in quest’ottica, l’economista Guido Tabellini (docente alla Bocconi) ha illustrato alla stampa estera i risultati di una ricerca sulle prospettive e le possibilità di una maggiore integrazione politica nella Ue, in base alla quale risulta che il principale ostacolo non sia rappresentato dalle differenze culturali tra i cittadini (l’eterogeneità culturale tra i cittadini di due diversi Paesi è solo del 5% superiore a quella tra i cittadini di uno stesso Paese), ma piuttosto dalla forte crescita degli stereotipi nazionalisti e dalle differenze economiche. “Per lavorare sull’integrazione un politico europeo dovrebbe pensare a colmare queste differenze – spiega Tabellini – ma soprattutto a far nascere una comune identità europea, per esempio puntando sul contenuto dei programmi d’istruzione”. Anche di questo si discuterà a Trento, appena dopo che le elezioni del 26 maggio avranno disegnato il nuovo volto dell’Europa. (Roc – 24 mag)   

  

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