Trento, 30 mag – “L’idea di questa edizione del Festival dell’Economia è quella di provare a mettere assieme un fenomeno che oramai conosciamo da qualche decennio, che è quello della globalizzazione, con le ricadute che questo ha su fenomeni più di natura politica, sulla rinascita di sentimenti nazionali e quindi di difesa che sono l’esatto contrario di quello che la globalizzazione fa, ovvero abolire le frontiere che invece qualcuno le vuole rialzare”: così a 9colonne il rettore dell’Università di Trento Paolo Collini, nel giorno dell’inaugurazione della quattordicesima edizione del Festival dell’Economia dal titolo “Globalizzazione, nazionalismo
e rappresentanza”. Il Festival, sottolinea il rettore, si concentrerà anche “sul meccanismo della rappresentanza che a questo fenomeno si collega, quindi il fatto che le persone si sentono rappresentate o vogliono essere rappresentate in una dimensione nazionale. Si tratta di effetti politici che hanno ricadute di tipo economico, quindi la scienza economica ci aiuta a capire le origini e l’evoluzione, con tanti punti di vista disciplinari diversi per capire questi fenomeni che stanno attraversando la nostra società”. (Roc)