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direttore Paolo Pagliaro

Cheese e l’audacia
dell’adolescenza

di Paolo Pagliaro

(7 giugno 2019) Se voglio divertirmi leggo Hegel, se voglio impegnarmi leggo Corto Maltese, disse Umberto Eco sdoganando così presso il pubblico colto il romanzo a fumetti. Un imprimatur di cui non aveva avuto invece bisogno il pubblico popolare, che con Hegel magari non ha confidenza ma che da sempre è appassionato alle avventure del marinaio gentiluomo inventato da Hugo Pratt. Il successo fu tale che Le Monde inserì “Una ballata del Mare Salato” nella classifica dei cento libri più importanti del Novecento. Oggi il romanzo a fumetti si chiama graphic novel, ed è un genere sempre più amato anche in Italia. L’anno scorso questa popolarità si è tradotta in circa un milione di copie vendute, grazie all’approdo sugli scaffali delle librerie e nelle pagine culturali dei quotidiani. Gli autori più noti sono Gipi e Zerocalcare, venuti dopo un maestro come Andrea Pazienza. L’ultimo arrivato è una 23enne di Salerno che si chiama Giulia Spagnulo e si firma Zuzu. La più giovane autrice mai pubblicata da Coconino Press (della Fandango Editore) ha scritto e disegnato “Cheese”, che in apparenza è la cronaca di un viaggio fino a Brentonico, nel Trentino, per partecipare alla tradizionale gara del formaggio rotolante sul pendio della montagna. Ma Cheese è anche ciò che dici quando stai per scattare una fotografia e vuoi che il tuo soggetto sorrida. Il libro è la storia di tre amici, delle loro cotte, del difficile rapporto col proprio corpo, della voglia di capovolgere il mondo, spinti dall’audacia dell’adolescenza. Nel romanzo non ci sono adulti, tranne una zia, ma in compenso ci sono alcuni dipinti ridisegnati da Zuzu, come la Colazione sull’erba di Manet e I Bari di Caravaggio Non ci sono i numeri di pagina, perché – spiega l’autrice – questo dà l’idea che bisogna leggere il libro tutto d'un fiato.

(© 9Colonne - citare la fonte)