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direttore Paolo Pagliaro

'Da sud a sud' sulle note di Modugno

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

'Da sud a sud' sulle note di Modugno

MARIO INCUDINE PORTA SUL PALCO "MIMÌ - DA SUD A SUD SULLE NOTE DI DOMENICO MODUGNO"

Mario Incudine, poliedrico artista-cantastorie, porta sul palco la musica di Domenico Modugno con lo spettacolo Mimì - Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno, di e con Mario Incudine, al Teatro dell'Elfo di Milano (Sala Fassbinder) dal 10 al 14 giugno.  Con i testi di Sabrina Petyx, la regia di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino, gli arrangiamenti musicali di Mario Incudine e Antonio Vasta. Un viaggio. Da Sud a Sud. Sulle note delle canzoni di Domenico Modugno, quelle legate alla Sicilia, a una terra che lui ha adottato perché, come gli disse Frank Sinatra _“Fingiti siciliano! La Sicilia la conoscono tutti, tutti sanno dov'è e poi il dialetto è molto simile al tuo, al pugliese. Fingiti siciliano e conquisterai il mondo!”.  Un viaggio quotidiano verso una terra straniera chiamata palcoscenico, una terra da dovere raggiungere e conquistare.  Le aspirazioni di un uomo del Sud chiamato Mimì, ma che potrebbe avere mille nomi diversi, una storia fatta da mille storie, che si incrocia con quella del suo interprete scorrendo su linee parallele che, sovvertendo ogni regola, si incontrano in uno spettacolo in cui Mario Incudine e Domenico Modugno ci raccontano un mondo che cambia, che lotta, che sogna, che sfida convenzioni e stereotipi. Mimì siamo noi. Ogni giorno che passa. Noi di Ieri. Noi di Oggi. Noi di Domani. Noi che desideriamo Volare ma che non sempre sappiamo di avere le ali per poterlo fare.

L’ARTISTA Poliedrico artista-cantastorie, Mario Incudine riesce a far confluire la passione per musica con quella per il teatro e la scrittura portando la sua arte made in Sicily in giro per il mondo. In ambito musicale è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana. Ha all'attivo tour in quattro continenti e collabora con alcuni tra i più importanti artisti della musica, del teatro e della danza: tra gli altri, Andrea Camilleri, Ambrogio Sparagna, Gaetano Savatteri, Alessandra Mortelliti, Rocco Mortelliti, Mariano Rigillo, Francesco De Gregori, Franco Battiato, Lucio Dalla, Alessandro Haber, Geppy Gleijeses, Massimo Ghini, Walter Matteini, Matteo Tarasco, Marinella Bargilli. 

 

LUCA ARGENTERO IN “È QUESTA LA VITA CHE SOGNAVO DA BAMBINO?”

Il 22 giugno Luca Argentero in scena al Teatro Romano di Ostia Antica apre la quarta edizione di Ostia Antica Festival - Il Mito e il Sogno con È questa la vita che sognavo da bambino?, scritto dallo stesso attore insieme a Gianni Corsi ed Edoardo Leo, e con la regia di quest’ultimo. Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba: tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani. Le storie di questi grandi personaggi dalle vite straordinarie, che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina, rivivono in scena, raccontate sia dal punto di vista umano che sociale, con una particolare attenzione al racconto dei tempi in cui hanno vissuto.  Luisin Malabrocca, “l’inventore” della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo, in una Italia devastata come quella del ‘46, faceva molta simpatia alla gente: riceveva salami, formaggi e olio come regali di solidarietà. Automaticamente attirò anche l’attenzione di alcuni sponsor, fino a farlo guadagnare di più l’arrivare ultimo che tentare la vittoria. In poco tempo è arrivata anche la popolarità. In lui le persone hanno riconosciuto l’anti-eroe che è nel cuore di ogni italiano, ma, insieme alla popolarità, sono arrivati nuovi sfidanti in una incredibile corsa a chi arriva ultimo. Walter Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, quasi sulla cima di una delle montagne più difficili da scalare del mondo, il K2, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo è l’uomo stesso; eppure la grande delusione del K2 lo ha spinto ancora più in là a mettersi alla prova in nuove sfide in solitaria, nuove scalate impossibili e infine a viaggiare in tutto il mondo. Tutto ciò per trovare la cosa più importante della vita: se stesso.  Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di Sanremo con le sue vittorie. L’insolito sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba”. Uno dei più grandi campioni della storia dello sci che ha radunato intorno alle sue gare tutta la nazione, incarnando la rinascita italiana forse illusoria ma sicuramente spensierata degli anni ‘80. Tre storie completamente diverse l’una dall’altra, tre personaggi accomunati da una sola caratteristica, essere diventati, ognuno a modo proprio, degli eroi.  La quarta edizione di Ostia Antica Festival "Il Mito e il Sogno" è organizzata da I Borghi per il consorzio di imprese Antico Teatro Romano, in collaborazione con il Parco Archeologico di Ostia antica. L'iniziativa è parte del programma dell'Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale, con il sostegno di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori e il patrocinio del Municipio X.

 

WE WILL ROCK YOU, UNA NUOVA STAGIONE PER IL MUSICAL DELL’ANNO

L’11 aprile, nel prestigioso Teatro Regio di Parma, davanti ad un pubblico appassionato e felice, si è conclusa la prima stagione teatrale di We Will Rock You, lo spettacolo con le canzoni dei Queen. Dopo un tour di grande successo sia di pubblico che di critica, e che ha registrato circa 65.000 spettatori paganti nelle 56 repliche che hanno toccato da nord a sud le principali città italiane, Barley Arts annuncia una seconda stagione teatrale, per la regia di Michaela Berlini e la direzione artistica di Valentina Ferrari, che inizierà a novembre 2019 e si prolungherà lungo tutto il 2020. Queste le prime città annunciate: Senigallia (1 e 2 novembre, Teatro La Fenice), Napoli (5 novembre, Teatro Augusteo), Bari (8 novembre, Teatro Team), Genova (12 e 13 novembre, Teatro Politeama), Parma (21 novembre, Teatro Regio), Padova (30 novembre, Teatro Geox), Lugano (10 e 11 dicembre, LAC Lugano), Brescia (14 dicembre, Teatro Morato), Sanremo (21 dicembre, Teatro Ariston), Varese (10 gennaio 2020, Teatro Apollonio), Legnano (17 gennaio, Teatro Galleria), Torino (24 e 25 gennaio, Teatro Colosseo), Firenze (dal 7 al 9 febbraio, Teatro Verdi), Cosenza  (12 febbraio, Teatro Rendano), Catania (14 febbraio, Teatro Metropolitan), Ascoli Piceno (18 e 19 febbraio, Teatro Ventidio Basso), Vicenza (4 e 5 marzo, Teatro Comunale) e Milano (dall’11 al 15, dal 18 al 22 marzo 2020, Teatro Ciak). Lo spettacolo originale è stato scritto e prodotto da Ben Elton, in collaborazione con Roger Taylor e Brian May. Le musiche e le canzoni sono quelle originali, cantate in lingua inglese e eseguite rigorosamente dal vivo da un’eccezionale band formatasi per l’occasione L’attenta rivisitazione e implementazione del testo originale, tradotto da Raffaella Rolla, a cura della Regista Michaela Berlini, del Direttore Artistico Valentina Ferrari e del Produttore  Claudio Trotta hanno conferito allo show motivi di gradimento e interesse da parte di un pubblico estremamente transgenerazionale, valorizzando i contenuti e evidenziando l’attualità di temi quali il bullismo, istruzione, riscaldamento globale, omologazione culturale e l’oppressiva presenza quotidiana della rete nella vita di tutti.

 

 

OPERA ROMA, LA CENERENTOLA DI ROSSINI CON LA REGIA DI EMMA DANTE

Fino  a giovedì 13 giugno al Teatro dell’Opera di Roma torna in scena La Cenerentola, che debuttò a Roma, al Teatro Valle, nel 1817. Dal podio dirige l’Orchestra dell’Opera di Roma il maestro Stefano Montanari. L’allestimento è quello che nel 2016 ha segnato il debutto assoluto di Emma Dante al Teatro Costanzi. In quell’occasione la regista palermitana ha regalato al pubblico del lirico capitolino una lettura anticonvenzionale e dirompente di questo dramma giocoso a lieto fine, firmando una fiaba sui generis ispirata al Pop Surrealism. Un cast internazionale interpreta i personaggi del libretto di Jacopo Ferretti, basato su quello francese di Charles-Guillaume Etienne per la Cendrillon di Nicolas Isouard: Cenerentola-Angelina avrà le voci di Teresa Iervolino e Vasilisa Berzhanskaya (9, 12 giugno), il suo amato Don Ramiro quelle di Maxim Mironov e Michele Angelini (9, 12 giugno); Vito Priante e Filippo Fontana (9, 12 giugno) si riconfermano nel ruolo del paggio Dandini, già interpretato nel 2016, così come Carlo Lepore che torna a vestire i panni di Don Magnifico. Con lui si alterna Fabio Capitanaci (9, 12 giugno). Le due sorellastre sono affidate alle voci di due talenti di “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma: il soprano Rafaela Albuquerque (Clorinda) e il mezzosoprano Sara Rocchi (Tisbe). Infine, Adrian Sâmpetrean e Gabriele Sagona (12 giugno) interpretano il ruolo di Alidoro. L’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma vede le scene di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino, le luci da Cristian Zucaro e i movimenti coreografici di Manuela Lo Sicco. Direttore del Coro il maestro Roberto Gabbiani. Orchestra e Coro del Teatro dell'Opera. (red)

 

COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA TORNA A ROMA

Il 14 e 15 giugno alle 21 e il 16 giugno alle 18, dopo il successo del debutto, tornerà in scena al Teatro Due di Roma (Vicolo dei due Macelli 37), la brillante commedia Coppia aperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame. Un testo dalla forte comicità ed ironia che mette a nudo le dinamiche delle relazioni sentimentali in un contesto grottesco ma mai inverosimile.  Antonia, moglie e madre, è ormai all'ennesimo tentativo di suicidio a causa dell'infedeltà del marito. Michele, affascinante intellettuale di sinistra, libertino e abile retorico, propone alla moglie la “coppia aperta” come soluzione ai problemi coniugali.  Dopo un iniziale rifiuto Antonia si convince a tentare. Ma cosa succede quando una donna abbandonata finisce di autocommiserarsi e si riscopre femmina? Cosa succede quando la coppia diventa “aperta” da entrambe le parti? Un dipinto sempre attuale di incomunicabilità nel quale rancori e rivincite mettono in moto un carosello di eventi dai quali né uomo né donna usciranno a testa alta, vittime dei loro stessi desideri.  In scena Virginia Risso e Matteo Maria Dragoni che, attraverso un ritmo incalzante ed un umorismo travolgente, rapiranno il pubblico per l’intera durata di questo atto unico.  Coppia Aperta Quasi Spalancata è una produzione Teatro al Femminile di Dario Fo e Franca Rame con Virginia Risso e Matteo Maria Dragoni. (PO / red – 7 giu)

 

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