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direttore Paolo Pagliaro

SANITA' IN CALABRIA,
APPROVATO IL PIANO

Rispetto dei livelli essenziali di assistenza in ambito sanitario, raggiungimento degli obiettivi del Piano di rientro della regione Calabria, nomina di un commissario ad acta per una verifica straordinaria dell'operato dei direttori generali, un'unità di crisi per le ispezioni, stop al blocco del turn over. Il Senato ha dato il via libera ufficiale al decreto che interviene sulla sanità calabrese, voluto dal ministro della Salute Giulia Grillo, che esulta: "Finalmente imprimiamo un cambiamento alla sanità calabrese che finora ha avuto risultati pessimi, se non i peggio in Italia, i cittadini calabresi meritano di più". Ma ci sono anche provvedimenti che riguardano la sanità a livello nazionale: "Risolviamo anche un importante problema che affligge la sanità italiana, che è quello della carenza dei medici specialistici". Secondo il Movimento 5 Stelle in generale il provvedimento pone rimedio a diverse problematiche concernenti il personale del Servizio sanitario nazionale, prevedendo fondi per il miglioramento delle infrastrutture e dell'edilizia ospedaliera, innovando in materia di medicina generale, con misure volte a contemperare le esigenze di funzionamento del Servizio sanitario con quelle formative e di stabilizzazione. Interventi però considerati "estemporanei e dall'efficacia ridotta" secondo Paola Boldrini del Pd, relatrice di minoranza. Ma il decreto fa storcere la bocca al Partito democratico anche nella forma, perché secondo Caterina Bini "ha problemi di costituzionalità. Si parla di autonomia differenziata e non vengono coinvolte le regioni. Si parla di sistema sanitario calabrese e si inseriscono norme di carattere generale. Non vi è cenno all'organizzazione, alla qualità dei servizi".

(po / Sis)

 

 

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