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Governo, come trovare
sessanta miliardi?

Governo, come trovare <br> sessanta miliardi?

di Paolo Pagliaro

(26 giugno 2019) La flat tax promessa da Salvini costa 15 miliardi di euro il primo anno. Per il  taglio del cuneo fiscale nelle buste paga proposto da Di Maio ce ne vorranno altri 20.  Ne costerà 23 solo l’anno prossimo il mancato aumento dell’Iva. Dove si troveranno tutti questi soldi senza far esplodere il debito e dunque lo spread con i relativi interessi è il grande tema delle prossime settimane, anche a prescindere dalle sollecitazioni dell’Europa. Basta e avanza ciò che ha detto oggi il procuratore generale della Corte dei Conti nella sua Relazione sul Rendiconto Generale dello Stato e cioè che il debito italiano ha origini lontane ma ora ha probabilmente raggiunto i limiti massimi di sostenibilità, ha un costo finanziario gigantesco e finirà per colpire le generazioni future, forse addirittura tre o quattro generazioni. La flat tax, in particolare, potrebbe avere ripercussioni gravi, tali da annullare o ridurre molto i benefici della rimodulazione delle aliquote.  Per provare a  soddisfare le ambizioni dei dioscuri che lo guidano, il governo si accinge a fare molti tagli.  Secondo le indiscrezioni sui contenuti dell’assestamento di bilancio – che per legge va approvato entro il 30 giugno -  spariranno 600 milioni per la competitività e lo sviluppo delle imprese.  Diminuiranno di 300 milioni gli stanziamenti per il trasporto pubblico locale. 100 milioni saranno tolti alle università e alla ricerca. 40 milioni verranno sottratti alle politiche sociali. Altrettanti agli Esteri e 350 alla Difesa, compresi 35 milioni destinati ai carabinieri impegnati in operazioni di sicurezza.  Le promesse, anche quelle elettorali, hanno sempre un costo.  

(© 9Colonne - citare la fonte)