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direttore Paolo Pagliaro

SIAE: cresce la spesa per l’attività di spettacolo

Sostanziale mantenimento dell’attività di spettacolo nel 2018, che rispetto all’anno precedente fa registrare una lievissima flessione dello 0,28% (-12.038 spettacoli). Sempre in crescita invece, i valori degli indicatori economici con la spesa al botteghino (+2.91%) e la spesa del pubblico (+3,73%) in territorio positivo. Continua invece a registrarsi un trend negativo negli ingressi, con una diminuzione di 7.794.399 biglietti e abbonamenti staccati (-3,24%). È questo, in estrema sintesi, quanto emerge dai dati dell’Annuario dello Spettacolo di SIAE che ogni anno fornisce una panoramica completa dei dati puntuali e aggiornati relativi a cinema, teatro, concerti, sport e ad ogni altro genere di spettacolo nel nostro Paese. “L’Annuario è la dimostrazione che la Società Italiana degli Autori ed Editori ha uno straordinario patrimonio di conoscenze e di competenze che pone al servizio dei suoi associati e, più in generale, di quanti sono interessati ad avere una fotografia dell’andamento dello spettacolo e dei consumi culturali nel nostro Paese - ha dichiarato il Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol - Iniziative come questa testimoniano la vitalità e la funzione strategica di SIAE che, non va dimenticato, ha come principale missione quella di tutelare i diritti di quanti operano in questi settori”. “A parte il settore cinematografico, gli italiani hanno speso più dell’anno precedente per partecipare agli eventi, sia per l’acquisto di biglietti e abbonamenti, sia per i servizi accessori loro offerti dagli organizzatori – ha commentato il Direttore Generale SIAE Gaetano Blandini - Sembra, insomma, che, nell’ambito dei comportamenti di spesa delle famiglie resta confermata ed, anzi, continua a rafforzarsi la propensione a destinare una sempre maggior quota verso i consumi culturali”.

Ancora una volta i risultati dell’attività di spettacolo 2018 sono stati esaminati da due diversi punti di vista: gli eventi di spettacolo e l’utilizzazione delle opere. Dal punto di vista metodologico, i dati contenuti nell’Annuario dello Spettacolo hanno carattere censuario e non campionario in quanto i valori presentati sono la sintesi di tutte le informazioni raccolte sul territorio dagli uffici SIAE. La rilevazione è stata condotta nel periodo gennaio 2018 – febbraio 2019 (su 14 mesi) per acquisire ed elaborare anche informazioni residue riguardanti l’attività di spettacolo svolta nel 2018, ma contabilizzata all’inizio del 2019. Novità di quest’anno è invece l’introduzione nell’Annuario di un’analisi sulla quantità e distribuzione geografica degli organizzatori di spettacoli, che nel 2018 risultano essere 82.641. Sebbene siano diminuiti del 4,2% rispetto al 2017, hanno dimostrato di aver offerto una migliore qualità degli spettacoli, avendo generato una crescita di tutti gli indicatori economici.

GLI EVENTI DI SPETTACOLO

Una prima disaggregazione dei dati evidenzia anche per il 2018 una sofferenza del settore cinematografico che influenza negativamente quasi tutti gli indicatori dello spettacolo. Escludendo infatti i dati relativi al cinema, gli ingressi tornano in positivo con un +0,1% e si registra, rispetto al 2017, un importante balzo in avanti della spesa al botteghino, pari al 5,9%. In controtendenza invece il settore cinematografico rispetto alla generale diminuzione dell'offerta di spettacolo, con un incremento di 21.900 spettacoli che porta così l’indicatore complessivamente a -0,28%. L'andamento contrastante del numero di ingressi rilasciati (-3,24%) e della spesa al botteghino (+2,91%) ha comportato un aumento del prezzo medio praticato del 6,36% rispetto al 2017, ben oltre il tasso ufficiale d’inflazione del 2018: mediamente un biglietto per accedere ad un evento è costato agli spettatori 11,31 euro.

Analizzando i singoli comparti, l’attività cinematografica ha segnato per il secondo anno consecutivo una pesante contrazione. Tutti gli indicatori del settore sono preceduti dal segno negativo, tranne il numero di spettacoli, che rimane sostanzialmente invariato (+0,70%) così come il numero di giornate solari (-0,11%). Nel 2018 gli ingressi sono stati 7,9 milioni in meno rispetto all'anno precedente. Anche gli indicatori economici sono tutti in diminuzione: spesa al botteghino -6,44% e spesa del pubblico -6,89%.
In conseguenza di ciò, per la prima volta in Italia, tutto il mondo dell’industria cinematografica si è unita in modo compatto per fare squadra e presentare il cinema come forma di intrattenimento culturale per tutto l’anno. Le aziende di distribuzione garantiranno la programmazione di grande cinema spettacolare e di qualità da gennaio a dicembre, senza interruzione, con le sale aperte tutto l’anno. Il rilancio è previsto a partire dall’estate 2019, con l’uscita in sala già programmata di 60 titoli, comprensivi di alcuni blockbuster americani.

Buona ripresa invece per l'attività teatrale rispetto all’anno precedente. Tutti gli indicatori si trovano infatti in territorio positivo, con un aumento del numero degli allestimenti (spettacoli +0,62%) e degli ingressi (+0,87%). Migliorati anche gli indicatori economici: la spesa al botteghino è cresciuta del 2,06%, mentre la spesa del pubblico ha registrato un aumento del 2,84%. Nel comparto teatrale, soltanto il balletto ha visto un decremento di tutti gli indicatori, dopo la buona performance del 2017.
L’attività concertistica - che comprende concerti classici, di musica leggera e jazz - continua nel suo percorso di crescita confermando ulteriormente i dati positivi dello scorso anno. Rimasta sostanzialmente invariata l’offerta di spettacoli (+0,99%), sono stati registrati notevoli incrementi negli ingressi (+9,08%) e nella spesa al botteghino (+16,25%). Il settore dei concerti di musica leggera è quello che ha registrato i migliori risultati relativamente agli ingressi (+12,00%) e alla spesa al botteghino (+18,26%).


Lo sport consolida i dati del 2017: a fronte di un pressoché costante numero di ingressi (-0,36%), si registra un significativo aumento della spesa al botteghino (+7,41%) e della spesa del pubblico (+15,45%). Segnali di ripresa per l'attività di ballo e concertini dopo la debacle del 2017. Torna in positivo la spesa del pubblico (+1,35%) mentre si assesta la spesa al botteghino (-1,03%) e rimangono in diminuzione il numero di spettacoli (-5,29%), degli ingressi (-2,20%) e delle presenze (-12,63%).
Per le attrazioni dello spettacolo viaggiante, il 2018 conferma lo stesso trend di crescita dell’anno precedente con un aumento di quasi tutti gli indicatori: spettacoli +3,14%, spesa al botteghino +2,82% e spesa del pubblico +1,31%. In controtendenza gli ingressi, che hanno segnato una flessione del 3,94%, e le presenze, che si sono ridotte al valore minimo di 146.980 unità.

Nel 2018 le attività di mostre ed esposizioni hanno registrato risultati contrastanti, con una forte crescita del numero di spettacoli (+14,77%), delle presenze (+62,78%) e della spesa al botteghino (+3,30%). Rimane sostanzialmente invariato il numero di ingressi (-0,05%), mentre è in diminuzione la spesa del pubblico (-3,46%). Il settore dell'attività con pluralità di generi, che riporta il risultato della rilevazione condotta in occasione dello svolgimento di manifestazioni all’aperto, continua a crescere dal punto di vista degli indicatori relativi a ingressi (+9,33%), spesa al botteghino (+12,62%) e spesa del pubblico (+3,29%). Sono in calo invece il numero di spettacoli (-2,63%) e le presenze (-14,20%).
Da segnalare che i prezzi dello spettacolo e dell’intrattenimento in Italia sono cresciuti più del tasso di inflazione (che nel 2018 è stato dell’1,2%) in quasi in tutti i settori.

I DATI SUL TERRITORIO

Dal punto di vista territoriale, il Nord si conferma il vero motore del Paese, con una crescita cospicua sia della spesa al botteghino (+ 5,21%) sia della spesa del pubblico (+8,35%). Al Centro, invece, la spesa al botteghino risulta più contenuta (+2,64%) e la spesa del pubblico registra addirittura una flessione significativa (-4,41%). Segno negativo al Sud e nelle Isole sia per gli incassi al botteghino (-5,06%) che la spesa del pubblico (-2,68%).

Tra le città metropolitane, Milano è sempre più protagonista in quasi tutti i settori dello spettacolo e dell’intrattenimento. Roma appare ancora al top per il numero di eventi organizzati (oltre 460 mila contro i 324 mila del capoluogo lombardo) ma cede il primato per gli ingressi (Milano ne ha 1 milione e mezzo in più) e soprattutto rispetto agli indicatori economici. Milano fa registrare 404 milioni di euro di spesa al botteghino mentre Roma si ferma a 340. Parallelamente, la spesa del pubblico a Milano sfiora i 757 milioni contro i 417 della capitale.

L'UTILIZZAZIONE DELLE OPERE

L’Annuario SIAE 2018 presenta anche le classifiche, per incassi al botteghino, elaborate con riferimento a quattro settori dello spettacolo: cinema (con una top ten generale e un’altra relativa solo ai film italiani), opere teatrali, allestimenti di opere liriche e concerti di musica leggera. Inoltre, le stesse classifiche sono esposte anche in ordine decrescente di numero di titoli d'accesso.

Da sottolineare che, per la prima volta dopo più di un decennio, nessun film italiano si è posizionato tra i primi 10 per spesa al botteghino, ma i primi 3 evidenziati nella classifica relativa al cinema del nostro Paese hanno registrato incassi inferiori solo di poche migliaia di euro rispetto ai titoli presenti nella top ten generale.

Il film campione d’incassi del 2018 è stato Bohemian Rapsody, mentre lo spettacolo risultato in vetta alla top ten per il teatro è stato Mary Poppins. Per i concerti di musica leggera, in testa alla classifica 2018 si posiziona Eminem con la data del 7 luglio nell’ex Area Expo – Open Air Theatre di Rho. Per la lirica, è al primo posto l’Aida di Giuseppe Verdi con 15 rappresentazioni all’Arena di Verona. Tra i libri, Un capitano di Francesco Totti con Paolo Condò è il volume più stampato nel 2018. (red - 11 lug)

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