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Governo, Lorenzin (CP): Da esecutivo M5S-Pd forte segnale di discontinuità

Roma, 9 set – “Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha appena terminato il discorso che definirei in netta discontinuità rispetto a quello precedente, largamente condivisibile che pone l’accento su tre aspetti: l’Europa, e quindi un posizionamento saldamente filoeuropeo dell’Italia all’interno di una cornice che è quella a cui siamo abituati; pro-sviluppo, con grande attenzione a innovazione, ricerca e salute, per la prima volta messe sullo stesso piano e anche alla famiglia e alle donne, tematiche estremamente neglette negli ultimi 14 mesi”. Così a 9Colonne Beatrice Lorenzin, ex ministro della Sanità e leader della lista Civica Popolare, che parla in riferimento alle dichiarazioni programmatiche del premier Giuseppe Conte alla Camera, come di un “programma nuovo anche sulle materie del lavoro e ambientali. Il dato vero – aggiunge Lorenzin – è però politico: assistiamo ad un vero atto di discontinuità, questo governo si gioca una grossa scommessa. Per una liberale come me un governo così sposato a sinistra è visto con un po' di scetticismo in alcuni punti, però oggettivamente ci mette al riparo da una deriva fortemente illiberale e antieuropea che avremmo avuto con una guida da parte di Matteo Salvini. Questo è il primo risultato che si ottiene, tanto è vero che abbiamo avuto Paolo Gentiloni indicato come commissario in Europa”. Il secondo punto – secondo l’ex ministro della Sanità - è capire se questo “governo sarà in grado di tenere insieme le differenze così forti che ci sono tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle, e questa sarà una sintesi che dovrà fare Conte come leader del M5S, e se questo governo sarà in grado di tenere ascolto a quelle istanze che non vengono dal ceto politico, ma dal mondo più autenticamente liberale o del ceto medio italiano che se non trovano una voce autorevole rischiano di essere riconsegnate in mano alla Lega Nord”. (Po / lfa)

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