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direttore Paolo Pagliaro

Cooperazione, 'CinemArena'
sotto il cielo dell’Africa

Fare il giro del continente africano, attraversando le strade di Senegal, Costa d’Avorio, Guinea, Gambia e Nigeria per discutere di migrazioni con le popolazioni dei paesi più coinvolti dal fenomeno e approfondirne i rischi, dalle rotte irregolari alla tratta di esseri umani. Si chiama “CinemArena” il progetto di informazione consapevole ideato per portare il cinema itinerante in 135 villaggi africani che ha raggiunto ad oggi oltre 75 mila persone. Finanziato dal Fondo Africa del ministero degli Affari esteri, nasce allo scopo di portare il cinema itinerante in diversi Paesi africani, con lo scopo di informare le persone sui rischi della migrazione irregolare. Le serate all’aperto organizzate nei 5 paesi africani si caratterizzano infatti per la proiezione di film di intrattenimento, a cui si alterna la visione di video e immagini di sensibilizzazione sulla migrazione irregolare. 

“Un progetto tridimensionale” lo definisce Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all'estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, intervenuto ieri sera alla Casa del Cinema di Roma, dove si è fatto il punto sui risultati di questa iniziativa incontrando promotori e i protagonisti del progetto. È tridimensionale – dice il direttore generale degli italiani all’estero – in quanto in “grado di suscitare consapevolezza, empatia e far conoscere al tempo anche la cultura italiana all'estero”. “CinemArena” ha il vantaggio innegabile di riuscire ad arrivare “ovunque in Africa” ha spiegato Vignali. Ma non è solo questo: l’iniziativa è particolare proprio perché assume le caratteristiche di una “campagna informativa coinvolgente che si trasforma in un momento di festa e divertimento nel villaggio in cui arriva”, permettendo di acquisire maggiore consapevolezza sui rischi connessi alle migrazioni irregolari. 

Il progetto rientra in un più ampio piano strategico di cooperazione messo a punto dalla Farnesina, per acquisire e far acquisire alle popolazioni coinvolte maggiore consapevolezza sul tema. Un’informazione responsabile, dunque, per far sì che le scelte individuali di una persona – sempre libere e da rispettare – debbano essere però sostenute dall’accesso a nozioni e informazioni corrette e più veritiere possibili.  Il progetto in questione “ci dice quanto di buono ha fatto la cooperazione, proprio attraverso un’eccellenza dell'Italia: il cinema”  ha affermato Giorgio Marrapodi, direttore generale per la cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, confermando anche che l’interesse della cooperazione “non è quello di  impedire le migrazioni, ma di migliorare le condizioni dei Paesi da cui si emigra maggiormente e far sì che migrare sia una scelta consapevole”. 

Avviato nel 2002 dalla Cooperazione italiana, “CinemArena” da allora ha girato per anni tutto il mondo, sensibilizzando su numerosi temi e discutendo di migrazioni con le popolazioni dei paesi di origine. L’ultima edizione 2018/2019 è stata finanziata dal Fondo Africa del MAECI e realizzata dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) insieme all’Organizzazione Internazionale per le migrazioni (OIM). Nel corso dell’evento che si è svolto ieri sera alla Casa del Cinema di Roma sono state proiettate anche alcune parti dei documentari “Cinemarena 2019. Gambia e Nigeria” realizzato da Paolo Colangeli, che ha messo in luce in concreto quanto realizzato dal progetto nei vari paesi africani, e “Storie d’Africa” di Piero Cannizzaro in collaborazione con Josè Carlos Alexandre, docufilm che ripercorre e testimonia le storie di chi vorrebbe partire, di chi è tornato ma anche di chi, infine, ha scelto di restare. (10 set - BIG ITALY / Lfa)

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