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Mafia, Leone(M5s): incoraggiare donne a ribellarsi a contesti familiari

“Ho voluto fortemente questo evento, ‘La voce della differenza’, per dare visibilità e allo stesso tempo incoraggiare tante altre donne che vivono in contesti di famiglia mafiosa e che possono essere da monito a tante altre”. Cosi intervistata da 9colonne Cinzia Leone, senatrice m5s e vicepresidente della commissione sul femminicidio. “Essendo vicepresidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio - spiega - che lavora proprio sul solco della Convenzione di Istanbul, mi occupo di coordinare il gruppo di commissari che si occupa della prevenzione, quindi ho bisogno di fare rete e di lavorare in sinergia con le associazioni, tra gli ospiti - prosegue - ho Elvira Evangelista che è stata relatrice della legge sul codice Rosso in commissione giustizia. Bisogna fare sinergia per aiutare queste donne a parlare di se stesse e soprattutto dell’autorappresentazione di donna che purtroppo in questi contesti viene banalizzata e ridicolizzata e questo non si può permettere”. “Come pure mi preme parlare - continua la senatrice 5stelle- degli uomini maltrattanti che vanno rieducati, riabilitati e vanno riconsegnati alla società come uomini civili ma affinché questo si possa fare, oltre ai percorsi che vanno fatti insieme ai centri di assistenza va aggiunto il ruolo delle carceri che è di un’azione rieducativa proprio come la scuola. Quindi - conclude -sulle carceri occorre investire e far sì che i detenuti per maltrattamenti possano essere riabilitati con un percorso serio e formativo per poi reinserirli”.

(© 9Colonne - citare la fonte)